
Marco Amelio, Davide Urban, Massimo Lanzarini
Unicredit, Ascom Ferrara e Cofiter insieme per favorire l’accesso al credito delle imprese. La banca presente nel territorio con 19 agenzie, l’associazione commercianti della provincia di Ferrara e il primo consorzio fidi del terziario dell’Emilia Romagna uniscono le forze per supportare l’economia del territorio, rendendo disponibili nuove linee di credito per le piccole e medie imprese di Ferrara e provincia. Il nuovo accordo si sviluppa su due linee: finanziamenti a medio/lungo termine per sostenere programmi di investimento sul territorio estense e crediti fino a 24/36 mesi per sostenere i flussi di pagamento a fornitori, per le scorte di magazzino, per le tredicesime e per il pagamento delle imposte. Questa nuova intesa è stata presentata alla Camera di Commercio di Ferrara, definita dal suo segretario generale Mauro Giannattasio “la casa di tutte le imprese”, perché sostiene da tempo il sistema dei confidi, senza i quali non sarebbe stato possibile agevolare le imprese nell’accesso ai finanziamenti.
“Questa iniziativa sul credito è nata per rispondere alle esigenze delle imprese – annuncia Davide Urban, direttore generale Ascom Ferrara– perché il credito è il carburante di tutte le pmi per mettere in moto un circolo virtuoso: se si dà credito alle imprese, infatti, esse rispondono creando produttività e posti di lavoro. L’obiettivo condiviso di questa consolidata partnership, quindi, è fornire gli strumenti finanziari mirati allo scopo di reperire credito e liquidità, motori essenziali per affrontare da un lato le esigenze contingenti (fornitori, magazzino, sistema contributivo) e dall’altro la necessità di investimenti significativi. Il tutto spalmato su tempistiche ragionevoli che permettano agli operatori del commercio, servizi e turismo di poter respirare e guardare con fiducia al futuro in termini di sviluppo ed occupazione”. Grande speranza è riposta nelle start up innovative, che attualmente sono 19 nel territorio estense, e che verranno celebrate l’11 dicembre nel corso di una cerimonia istituzionale per presentare questo nuovo modo di fare impresa.
“È innegabile che la nostra provincia sta soffrendo – interviene Massimo Lanzarini, area manager Ferrara Unicredit – ma lo scopo dell’accordo è mettere in comune sforzi e intenti per guardare avanti perché solo facendo sistema è possibile uscire da un contesto difficile in un territorio che ha grandi possibilità di sviluppo. In questo modo diamo alle imprese strumenti concreti, dal supporto finanziario alle aziende che vogliono investire (dai 5 anni, estendibile a 84 mesi) alla possibilità di un finanziamento per pagare fornitori, imposte, stipendi e tredicesime con una dilazione da 24 a 36 mesi”. Con questo impegno Unicredit intende potenziare l’attività creditizia che l’ha portata, nei primi nove mesi del 2014, all’erogazione di oltre 600milioni di nuovi finanziamenti alle imprese emiliano romagnole, di cui circa 22milioni di euro alle piccole e medie aziende dell’area di Ferrara. Un impegno che trova conferma anche nel piano industriale del gruppo che prevede dal 2014 al 2018, solo in Italia, 120 miliardi di euro di nuove erogazioni alle imprese (80 miliardi) e alle famiglie (40 miliardi) di cui oltre 24 miliardi nel centro-nord e, più nel dettaglio, 14 in Emilia Romagna.
A fare un plauso a Unicredit ed Ascom perché riconosco il valore della filiera di garanzia, “un modello efficiente che va implementato con interventi normativi e che va esportato”, è Marco Amelio, neo presidente di Cofiter Emilia Romagna, secondo cui “il consorzio fidi del terziario è sempre più protagonista della volontà di sviluppo e supporto alle imprese su tutto il territorio regionale”. Con un’attenzione particolare per Ferrara: “In supporto agli operatori del terziario della provincia estense – anticipa Amelio – dedicheremo un plafond mirato di 2 milioni di euro a garanzia del rischio. Una somma finalizzata a un tessuto economico meritevole e capace di uscire dalla crisi – auspica il neoeletto presidente – e per questo chiediamo un passo in avanti alle imprese che devono sempre più puntare sull’innovazione”.
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