Sono stati assolti con formula piena, ‘perchè il fatto non sussiste’, i due medici del Sant’Anna accusati di aver causato danni alla vista di un paziente a causa di un mancata terapia preoperatoria. Filippo Franco e Paolo Perri erano stati indagati dopo la denuncia da parte di un 70enne operato il 26 luglio del 2011 per una cataratta all’occhio. Un’operazione che si concluse senza intoppi, anche se pochi giorni dopo l’uomo accusò un forte dolore all’occhio e, in seguito al nuovo ricovero, gli fu diagnosticata una endoftalmite, malattia che lo porta a una degenerazione permanente della vista.
Secondo la linea dell’accusa, durante le fasi preoperatorie il paziente avrebbe dovuto ricevere un medicinale antibiotico, ma questo trattamento non fu eseguito a causa di una incompatibilità con i problemi di epilessia di cui il 70enne soffriva. Da qui, la tesi della colpa medica che avrebbe causato l’insorgere della endoftalmite. Una patologia che però, secondo il tribunale di Ferrara, non fu causata dall’imperizia del personale del Sant’Anna. A sostenerlo è stato in primo luogo il consulente Antonio Zanzi dell’avvocato Riccardo Caniato, difensore di Perri, che ha specificato come il medicinale indicato dai consulenti della procura “non sia previsto in alcuna linea guida dell’ospedale” e che anzi non ci sono prove scientifiche di una sua efficacia contro l’insorgere della patologia.
Durante il processo sono comparsi come testimoni anche alcuni dipendenti del Sant’Anna presenti il giorno dell’operazione, che hanno confermato la regolarità delle procedure seguite dai due medici prima e dopo l’operazione condotta sul paziente. Al termine della discussione, il pm Elisa Bovi ha chiesto l’assoluzione per i due imputati, richiesta accolta dal giudice Testoni, che ha sollevato i due dottori da ogni accusa.