È Girolamo Calò (Pd) il candidato consigliere che ha raccolto più preferenze a Ferrara: per lui sono arrivati ben 809 voti (il 6,6% di quelli raccolti dal Partito Democratico). Nessuno come lui neppure al precedente turno elettorale, dove il più votato fu Simone Lodi (Pdl) con 738 preferenze, doppiato il front-runner Pd del 2009, Francesco Colaiacovo, che arrivò a raccogliere 409 voti.

Nel centrosinistra seguono, ma a una certa distanza, altri quattro candidati della stessa lista: Dario Maresca con 674, Maria Bianca Vitelletti con 626, l’ex assessore comunale della giunta uscente Deanna Marescotti (Psi) 623 e poi Pietro Turri con 560. Il Pd è l’unica lista a non avere alcun candidato sotto quota 100 preferenze, l’ultimo è Luca Vaccari con 147 mentre il segretario comunale Renato Finco si è fermato a ‘soli’ 385 voti.

Fuori dalla lista del Pd, è Alberto Bova (Ferrara Concreta) il candidato ad aver raccolto più preferenze: per lui i voti sono 500 (il sesto in assoluto), il 22,37% della sua lista che viene così trascinata al quarto posto dopo Pd, FI e M5S. Il secondo arrivato, Davide Bertasi si è fermato a quota 210. Più indietro i ‘fondatori’ Francesco Levato (199) e Antonio Fortini (157). Sopra i 100 vento anche Roberto Serra (118), Fabio Raiti (101) e poi Paolo Orsatti a quota 100.

Per Sel, un po’ paradossalmente, a prendere più voti è il candidato indipendente Leonardo Fiorentini, l’unico ad andare oltre i 100 voti: per lui sono arrivate 177 preferenze.

Per Centro Democratico – Voto per Fe quasi un quarto dei voti sono per l’uscente assessore comunale all’ambiente Rossella Zadro (144) che migliora il dato del 2009 quando prese 85 voti in quota Idv.

Nell’area del centrodestra – quella a sostegno di Vittorio Anselmi – spiccano le 329 preferenze di Giampaolo Zardi nelle fila di Forza Italia che conferma così il suo ritorno in consiglio comunale. Seguono Matteo Fornasini con 261, Paola Paruffo con 207 e Cristiano Di Martino con 177 preferenze. Per Fratelli d’Italia il capofila è il consigliere regionale Mauro Malaguti (284 voti), seguito dal portavoce provinciale Paolo Spath con 211 e da Alessandro Balboni (figlio di Alberto) con 181. Per la Lega Nord Giovanni Cavicchi è il più votato ma si deve accontentare di 68 preferenze, più del doppio della seconda arrivata Chiara Montori (28).

Il M5S ha raccolto le preferenze in maniera piuttosto bilanciata, anche se spiccano i 109 voti di Federico Balboni e i 106 di Alessandro Bazzocchi che staccano Silvia Mantovani ferma a quota 79.

A sinistra Pietro Comodo sbanca con 214 voti che costituiscono il 34,24% delle preferenze attribuite ai candidati di Valori di Sinistra a sostegno di Giuseppe Fornaro. Molto più indietro Adriana Ferraresi (80 voti) e il capolista Mattia Vallieri (75).

Per il Ncd (Insieme in Comune, candidato sindaco Francesco Fersini) l’unico a superare quota 100 preferenze è Luca Caprini che arriva a 101. Medesima situazione per Gol con Paola Rosselli che si guadagna 111 preferenze (dopo di lei Natale Ombra, 88). Per Ferrara Futuro Insieme si segnala Francesco Andrinulli con 197 preferenze (26,41 della sua lista).

Abbastanza omogenea – perché tendente al basso – la distribuzione delle preferenze per Un’altra Ferrara, la lista di Mario Zamorani: le maggiori preferenze sono andate a Marco Falciano (38) e a Pasquale Longobucco (34).

Da segnalare anche un fatto curioso: ci sono un po’ di candidati che non hanno preso alcuna preferenza: Maria Gabriella Munari (Centro Democratico), Patrizia Fardello (Insieme in Comune), Adrea Strocchi, Antonella Pintarelli, Mariagrazia Gallieri, Domenico Casellato (Un’Altra Ferrara), Maria Cristina Marcialis, Luciano Marangoni, Lucia Lecchi, Stefano Guidi (Lega Nord), Assunta Limone, Gino Gamberini, Brandina Barboni (Forza Italia), Simone Zagagnoni (FdI-An), Adele Ricci, Micaela Felloni, Andrea Di Fazio, Paolo Brognara (VdS).

Di seguito tutte le preferenze ai candidati consiglieri.