Sport
3 Luglio 2013
Candela verso la rinuncia, mentre spunta la cordata "Wind 4 win" che potrebbe formulare una offerta in queste ore

Spal, caos totale

di Federico Pansini | 5 min

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spalRegna il caos più totale in casa Spal. Mentre le compagini avversarie dei biancazzurri nel prossimo campionato di serie D sono già orientate sulla programmazione della stagione, tra calcio mercato ed organizzazione dei ritiri estivi, la gloriosa ed ultracentenaria squadra di calcio ferrarese ad oggi non ha un organigramma preciso, nè una rosa della prima squadra, nè un allenatore e soprattutto non un progetto per il settore giovanile.

Il tutto come conseguenza naturale degli sviluppi societari: la “Real” Spal (che dalla prossima stagione tornerà alla classica denominazione S.P.A.L.) vede ancora al timone Roberto Benasciutti, azionista di maggioranza al 90%, con i soci di minoranza Roberto Ranzani e consorzio “Spal nel cuore” (entrambi al 5%).  Il clamore piuttosto deriva da quanto accaduto lo scorso 16 maggio, quando Vincent Candela veniva ‘investito’ della carica di nuovo Presidente biancazzurro, con tanto di conferenza stampa in Comune, fianco a fianco con il Sindaco Tagliani, l’Assessore Luciano Masieri oltre a nuovi e vecchi dirigenti pronti a formare il nuovo staff societario.

Invece, un mese e mezzo più tardi, i tifosi biancazzurri hanno scoperto la verità sulla loro squadra del cuore, già falcidiata e svilita a ripetizione dalle troppe vicende extracalcio degli ultimi anni: l’ex difensore della Roma, a meno di clamorosi ripensamenti, non sarà il nuovo proprietario. Le già traballanti trattative delle ultime settimane che avrebbero dovuto portare al passaggio di consegne societario sono da considerarsi terminate con un nulla di fatto. I motivi? Non è dato saperlo, visti i silenzi ormai prolungati dei protagonisti. Non è quindi possibile capire i motivi di questo ‘rumoroso’ passo indietro del possibile nuovo presidente, così come riuscire a comprendere il perchè i rapporti con l’attuale patron “uscente” si siano raffreddati a tal punto da smentire con i fatti le parole pronunciate davanti ai massimi rappresentanti delle Istituzioni e tutti gli organi di stampa locale lo scorso maggio in Comune.

Chi è vicino a Candela parla dell’ex calciatore transalpino “piuttosto deluso ed amareggiato dalla situazione” venutasi a creare nelle ultime settimane. All’origine del clamoroso passo indietro, pare, la frattura interna alla società uscente che vede contrapposti Benasciutti a Roberto Ranzani e Matteo Mazzoni, in qualità di rappresentante del consorzio “Spal nel cuore”. Divergenze nette venute a galla lo scorso venerdì, durante l’assemblea dei soci della “Real” Spal: un incontro che avrebbe dovuto portare alla chiusura dell’esercizio contabile, con tanto di risanamento del bilancio e probabilmente anche alle ultime formalità prima del passaggio di consegne tra Benasciutti e Candela. E invece non solo le parti si sono trovate largamente distanti, ma a Benasciutti ed all’Avvocato Tieghi (rappresentante legale della cordata Candela) Ranzani e Mazzoni hanno chiesto legittimamente (tenendo in caldo la possibilità di esercitare il diritto di prelazione di acquisto della società, in caso di partecipazione all’eventuale ripianamento dei debiti) di poter avere entro pochi giorni un documento scritto che potesse certificare l’offerta formulata per l’acquisto della società.

E se questa poteva essere l’occasione per sondare la solidità della proposta, la reazione della controparte è stata nulla. Da Roma non è giunto ai diretti interessati alcun documento, con Candela di fatto orientato alla rinuncia. E c’è di più: il tanto “vociferato” pre-accordo siglato da Benasciutti e Candela per la chiusura dell’operazione entro il 30 giugno è venuto a decadere in maniera naturale, liberando quindi l’attuale patron da qualsiasi vincolo.

Tutto da rifare, o meglio da fare, per il futuro spallino. E i colpi di scena non sono mancati nemmeno nel weekend: è infatti salita alla ribalta una nuova cordata, entrata in contatto proprio con Mazzoni e Ranzani, e guidata dagli imprenditori Andrea Cani e Giulio Pinzi di “Wind 4 win” (azienda milanese operante nel settore del turismo) fortemente interessata a rilevare il pacchetto societario. I due sono già stati a Ferrara nei giorni scorsi, prendendo i primi contatti con i dirigenti biancazzurri, ed in queste ore sono attesi ad un incontro con Benasciutti nel tentativo di trovare un accordo economico che si annuncia tutto tranne che semplice. Il patron biancazzurro, infatti, rimane intenzionato almeno sulla carta a far parte dell’eventuale nuovo ‘assetto’ dirigenziale, mantenendo un ruolo operativo seppur con quote di minoranza. Un desiderio, questo, che già nella trattativa con Candela aveva rappresentato un ostacolo non da poco, essendo l’ex giallorosso interessato alla totalità del pacchetto societario.

E il futuro torna a riempirsi di nubi poco confortanti. Tante, troppe le domande a cui servirebbero risposte concrete: sarà “Wind 4 win” la nuova proprietà spallina? Oppure Benasciutti deciderà di proseguire in solitario l’avventura scontrandosi con le difficoltà di gestione emerse nel finale della passata stagione ed una frattura insanabile con una fetta importante del tifo spallino? Oppure l’attuale patron ha in serbo un ‘colpo di coda’ con possibili acquirenti non ancora usciti allo scoperto?

Quale la reazione pubblica di Candela, la cui figura di sportivo e campione del mondo rischia di essere macchiata dagli avvenimenti spallini delle ultime settimane? Quale il destino dei due dirigenti romani, Pontrelli e Guarracino, che negli ultimi due mesi hanno messo in atto le prime mosse organizzative e di mercato nell’attesa della fumata bianca tra Benasciutti e Candela? Quale futuro per il settore giovanile, dove diversi tecnici e componenti dello staff denunciano oltretutto la mancanza di emolumenti dall’inverno 2012?

Quale, poi, sarà la reazione di Tagliani e Masieri, che avevano accolto ed appoggiato l’ ‘avvento’ di Candela? E quale, infine, la reazione dei tifosi biancazzurri e della Curva Ovest, davanti all’ennesima estate travagliata della Spal?

Intanto ci sono due date non trascurabili, che fungono da spartiacque per i destini del sodalizio estense: lunedì prossimo è in programma una nuova assemblea dei soci della “Real” Spal e tre giorni più tardi, giovedì, ecco il termine ultimoo per l’iscrizione al campionato di serie D. 50mila euro, circa, la cifra necessaria a completare una pratica che fino a qualche settimana addietro pareva di “normale amministrazione” ma che oggi rappresenta il crocevia vitale per il futuro della Spal.

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