A Ferrara c’è uno “strano” tipo di turista: quello che si aggira in luoghi per i ferraresi consueti, cercando qualcosa: è il lettore di Bassani, che viene a cercare “quella” finestra sopra la farmacia, “quel” muro su cui Micol…, ecc. E non trova indicazioni, mentre, per fare un esempio, a Dublino ogni luogo della passeggiata di Leopold Bloom è contrassegnato da una targhetta di ottone. Questo per dire che Bassani attira turisti, che meriterebbero una maggiore attenzione. Anche Antonioni, in Italia ormai quasi sconosciuto ma tutt’ora notissimo all’estero, potrebbe attirare turismo culturale, se ci fosse un obiettivo: un spazio-Antonioni adeguato. Sarebbe un investimento anche dal punto di vista economico, non solo un dovere culturale. E con una mostra come questa, già allestita, ordinata e catalogata, il costo di questo spazio o museo sarebbe notevolmente abbattuto, oggi. Domani, si dovrebbe ricominciare daccapo.
Girolamo De Michele