Una zona tranquilla, silenziosissima, e un condominio altrettanto tranquillo. Salvo qualche discussione accesa fra partner, come quelle che di tanto in tanto si sentivano dall’appartamento al’ultimo piano di via Mafalda Favero 44, dove Donatella Zucchi viveva con il marito Vincenzo Brunaldi da circa 8 anni. Nulla però che facesse presagire quanto poi è accaduto. Niente poteva far pensare a un omicidio. Lo conferma uno dei vicini residente nell’alloggio esattamente sotto a quello della coppia. “Qui i muri non coprono molto i rumori – dice – e si sente praticamente tutto. A volte i due litigavano, come fanno un po’ tutte le coppie, ma non abbiamo mai sentito minacce di morte o qualcosa di particolarmente grave. Certo il rapporto sembrava un po’ turbolento da qualche tempo a questa parte”.
Nessuno pare aver udito spari nel condominio fra i vicini. “Se è accaduto di mattina – spiega ancora il vicino del piano di sotto – qui siamo tutti al lavoro e lo stabile è praticamente vuoto, a parte gli anziani del primo piano che hanno difficoltà di udito”. A confermarlo è anche Italo Miano, che abita in un condominio della stessa via: “Questa è sempre stata una zona tranquilla, qui non succede mai nulla. Uno sparo, in mezzo a tanto silenzio, si sarebbe sentito eccome”.
Nel quartiere si sapeva che lei da qualche tempo si trovava a casa dal lavoro per motivi di salute. Era un po’ ingrassata, dicono alcuni residenti, e pare che soffrisse frequentemente di mal di testa. “Li vedevamo ogni tanto alle riunioni di condominio – riferisce la signora Ombretta – e mi sembra irreale quello che è successo, pazzesco”. “Lui lo conoscevo dai tempi del liceo – aggiunge Laura Carcoforo – poi è venuto ad abitare qui e ci siamo ritrovati vicini di casa. Era sempre gentile”.
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