Attualità
13 Novembre 2012

Choosyliche

di Elena Bertelli | 5 min

Per la maggior parte dei miei coetanei – quelli che hanno la fortuna di avere un lavoro – equazioni tipo

studiare architettura = progettare palazzi,

frequentare il Dams = gestire compagnie teatrali,

laurearsi in chimica = produrre farmaci,

suonano fantascientifiche.

Per mille maledetti motivi si è rotto questo meccanismo e ci si trova senza troppe possibilità di scelta ad adattarsi a mestieri che mai si sarebbero immaginati negli anni spensierati del dopo maturità.

Una volta usciti dall’entusiasmante mondo accademico i più si trovano davanti ad un trampolino a 10 metri d’altezza, un bel tuffo nella realtà, con annessa, quasi scontata, la spanciata. Per arrivare dritti in acqua e non esagerare con gli schizzi non si tratta di essere più accomodanti e meno schizzinosi, il problema qui è che bisogna fare molto esercizio per sopravvivere alla fame e all’atrofia delle cellule cerebrali.

Certo, è vero, con i tempi che corrono non possiamo permetterci di rifiutare nessuna offerta di lavoro, ma qualcuno dimentica che abbiamo anche il diritto di sognare e di avere la possibilità di inseguirli questi sogni.

Fregandosene degli aggettivi poliglotti, guardando oltre ciò che possono pensare alcuni burocrati troppo cresciuti, le cicaliche suburbane aspirano a un mondo migliore rispetto a quello che ci stanno lasciando in eredità ed è proprio nel momento della proverbiale acqua alla gola, in cui si crede di non avere scelta che, per spirito di sopravvivenza, ci si inventano nuovi stili natatori e nuovi sistemi per continuare a stare a galla.

  • La regola n. 1 è, nel caso in cui si possieda un lavoro e nel caso in cui questo impiego non sia proprio quello che avevate sognato, cercare comunque di farlo al meglio, imparare da esso il più possibile, rispettarlo e onorarlo, perchè permette di mangiare e di apprendere qualcosa. Dato che ad esso si dedica la maggior parte delle ore contenute in una giornata, tanto vale timbrare il cartellino e spendere questo tempo al meglio.
  • Regola n. 2: assumere massicce dosi di vitamine ricostituenti e autostima, perchè appena usciti dal lavoro bisogna darci dentro, fare altro, farsi venire buone idee e ricorrere alla creatività per svilupparle, cimentandosi con ciò che più ci diverte e può far divertire gli altri.
  • Regola n. 3 (che segue il principio cicalichico di tolleranza assoluta nei confronti delle anime nerd): dopo aver postato, likeato e condiviso online, loggatevi out of your house’s walls e followate i luoghi della socialità vera. Qui potrete fare networking conoscendo persone in carne, ossa e abiti alla moda con cui potrete trascorrere minuti veri per instaurare un’amicizia, scambiare idee e, perchè no, iniziare a collabrare a qualche progetto innovativo per far felici altri friends, conquistarne di nuovi e abbassare il vostro indice di noia.
  • Punto 4: date uno sguardo al mondo fuori, non smettete mai di essere curiosi, cercate di imparare a utilizzare le nuove tecnologie, conoscerne i termini e aspirate a diventare dei tuttologi. Possedere alcune informazioni di base su tanti argomenti significa avere  il giusto bagaglio per partire e destreggiarsi in tutte le situazioni nelle quali potremmo trovarci a lavorare.
  • Premessa al punto 5: se ognuno balla con sua nonna, i corrispettivi umarells, privati della compagna, avranno un motivo in più per affollare i punti di osservazione dei cantieri stradali impedendo una lineare esecuzione dei lavori.
  • Quindi, il punto 5, per una mera questione di ordine pubblico, ha a che fare con la socializzazione e la vita insieme alle altre persone, compreso il fatto che, alle volte, accettare che altri individui possano avere doti superiori alle nostre in determinati ambiti, è fondamentale per realizzare la nostra idea. Condividere il nostro progetto con qualcuno che può avere competenze diverse e complementari alle nostre, coinvolgerlo  nel raggiungimento di un obiettivo comune è importantissimo. Ecco che una testa che si destreggia tra principi di micro economia, un cervello creativo collegato a una buona manualità, qualcuno che sa distinguere un si bemolle da un fa diesis, una personalità portata per le relazioni, accompagnata da una tecnica di scrittura brillante, un palato sopraffino e l’abilità ai fornielli, possono essere aspetti che caratterizzano i diversi compontenti di una squadra vincente.
  • Ultima regola, la più importante, è approfittare di tutte le occasioni di svago, divertimento, apprendimento per la maggior parte gratuiti che questa città offre, partecipandovi senza temere di imbattersi in ambienti ostili, circoli chiusi in sé stessi. Come allenamento propedeutico a questa attività, da praticare almeno una volta a settimana, consiglio l’esecuzione di un doppio carpiato di testa in una delle iniziative in programma nei diversi circoli, locali, teatri, sale e giardini metropolitani e provinciali. È un’ottimo esercizio che consente di arricchirsi e ampliare i propri orizzonti.

Mi vengono in mente casi reali e ferraresi di successo iniziati proprio da queste piccole cose: dal ristorante etnico-solidale che ospita concerti e mostre d’arte varia, all’officina che aggiusta biciclette, riciclando i pezzi dei rottami ricettati legalmente dal bike parking della stazione fs, impiegando personale del tutto speciale, fino a chi, all’interno del proprio locale, tra le altre cose, dà la possibilità a chiunque si iscriva, di impiantare un vero e proprio mercatino estemporaneo di vendita e scambio degli oggetti recuperati in cantine e garages, mentre si beve un aperitivo e si ascolta un dj set live.

A chi si accanisce nel sostenere che Ferrara è una città morta dico di mettere il naso fuori di casa, il martedì, il mercoledì, il giovedì… e di aggirarsi un po’ per il centro. Proprio sicuri di non esservi imbattuti in qualche cineforum, in un corso di recitazione, inaugurazione di una mostra…….?

A chi vuole aiutarmi a dar voce a queste realtà, magari perchè ne è l’ideatore, il promotore o semplicemente un simpatizzante, chiedo di scrivermi qui: cicaliche.suburbane@gmail.com

vorrei saperne di più e, perchè no, quando possibile, consigliare le iniziative interessanti ai choosyreader di estense.com.

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