
Denis Occhi
Sarebbe un personaggio ben noto alle cronache l’uomo che questa mattina attorno alle 9.30 ha tentato una rapina all’Interspar del Darsena City a Ferrara. Si tratta di Denis Occhi, il 34enne condannato in primo grado a 20 anni e poi assolto in via definitiva dall’accusa di aver ucciso l’ex moglie Giada Anteghini nel 2006, poi sorvegliato speciale come misura di prevenzione sociale. Fu un caso nazionale quello di Occhi, divenuto tale dopo che l’uomo si presentò in questura per autodenunciarsi dell’omicidio della moglie, uccisa con colpi di accetta alla testa.
Oggi Denis Occhi, che è un uomo libero ma comunque conosciuto alle forze dell’ordine proprio per quella vicenda, era stato notato da una pattuglia dei carabinieri aggirarsi nella zona del Darsena City. Un semplice ‘avvistamento’ che lì per lì non faceva presagire nulla. Invece Occhi, dopo essere entrato nel supermercato Interspar e aver prelevato una bottiglia di birra, si è recato alle casse a pagare, lasciando una banconota e attendendo di ricevere il resto. Quando la cassiera ha aperto lo sportello della cassa, però, Denis Occhi avrebbe estratto un cutter intimando di consegnare il denaro. La dipendente, però, ha reagito subito: ha chiuso immediatamente la cassa e si è messa a urlare.
Tanto è bastato all’uomo per desistere dal suo tentativo e darsi alla fuga, durante la quale dev’essersi sbarazzato del cutter. I dipendenti dell’esercizio hanno anche provato a rincorrerlo, ma lui si sarebbe sottratto dichiarando anche di non aver fatto nulla e di avere anche pagato la merce.
I carabinieri giunti in seguito sul posto sono stati gli stessi che poco prima avevano notato Denis Occhi in zona. Una volta visionati i filmati delle telecamere di sicurezza non hanno faticato a riconoscerlo. Sono quindi scattate subito le ricerche che, di lì a poco, hanno portato a rintracciare Denis Occhi presso il Sert di Copparo intorno alle 12.30. Per il 34enne è scattato il fermo di indiziato di delitto. Occhi non risulta avere una dimora abituale e secondo gli inquirenti potrebbe sussistere un pericolo di fuga. Nel pomeriggio, come disposto dal pm di turno Filippo Di Benedetto, l’uomo è stato portato nel carcere dell’Arginone in attesa dell’udienza di convalida.
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