La capra sulla rupe
10 Novembre 2025

Lo stato di natura

di Alessandro Chiarelli | 3 min

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La natura è quello che è, non un film di Walt Disney.

In natura, essere diversi dal branco costa caro.

In Uganda alcuni scimpanzé hanno ucciso – dopo molti maltrattamenti – un cucciolo del loro branco perché nato albino. Hanno visto, le scimmie, solo ciò che lo differenziava da loro e non hanno capito, né accettato, l’individuo diverso. Non sanno, le scimmie, che un individuo della loro specie è albino per le mutazioni dei geni che controllano la produzione di melanina.

Non sanno spiegarsi la diversità, la colgono e ne hanno così paura che uccidono il loro stesso fratello.

Sono solo scimmie? Noi umani siamo diversi?

Nelle missioni umanitarie nel sud del mondo i nostri volontari accolgono nelle missioni bambini con vari gradi di disabilità, fisica e psichica, abbandonati dalle famiglie di origine. Anche molti albini vengono abbandonati, e non tanto per mancanza di risorse, ma perché credono che la diversità sia causata da demoni e maledizioni.

Ogni gruppo umano dipinge il male con le proprie mitologie.

Sono solo refusi irrazionali di popolazioni arcaiche e superstiziose? Crediamo di essere tanto diversi perché abbiamo la tecnologia?

Percepire somiglianza ci rassicura, mentre la diversità dell’altro ci interroga, ci induce a metterci in discussione.

Le scimmie non sanno farlo, i gruppi umani arcaici nemmeno, e la nostra società odierna sta disimparando a farlo.

Lo specchio che non riflette la nostra stessa immagine non ci piace.

Il dato di fondo è che ogni differenza, vista con gli occhi dell’ignoranza, produce lo stesso risultato, sia negli scimpanzé che nelle società umane: violenza contro chi non è identico a noi.

Secondo il sindaco di Ferrara il problema del disagio e della violenza giovanile è riferibile ai figli delle seconde generazioni di immigrati maghrebini che sarebbero – ontologicamente – diversi dai figli nostri.

Una intera categoria viene indicata come socialmente problematica senza specificare quali argomenti sostengano questa presunta diversità.

Ma sono tempi in cui si evita accuratamente di approfondire i temi citando studi oppure fonti. Si avvelenano i pozzi con parole di separazione e poi ci si meraviglia che si raccolga violenza.

Indicare un intero gruppo sociale come problema che senso ha? Solo quello di formulare un implicito giudizio di disvalore verso l’altro che permetta l’assoluzione di se stessi. Il diverso è causa di ogni problema solo per il fatto che egli non è noi.

Proiettare sugli altri la propria paura è un meccanismo molto diffuso in natura – lo fanno tutti gli animali – ma chi guida una comunità avrebbe il compito di condurla verso la coesione, prendendosi invece cura di ogni suo componente.

Certo, la Lega ha basato la sua fortuna elettorale sull’indicare ogni volta il colpevole di turno; oggi sono figli degli immigrati, ieri erano i meridionali, poi i migranti, le donne libere, i gay, e avanti all’infinito, perché la lista di “non noi” va aggiornata ogni volta che c’è un problema da “non” risolvere.

La base comune che abbiamo con gli scimpanzé poggia sull’istintiva, animale diffidenza, che ogni individuo prova verso ciò che appare diverso, sconosciuto e quindi potenzialmente pericoloso.

Tuttavia la razionalità, lo studio, la crescita personale consentono agli esseri umani di porsi in modo aperto e disponibile verso ogni diversità, sapendo che ciò che unisce e molto di più di quello che divide.

Si tratta di evolvere dallo stato di Natura, diceva Hobbes, e invece macché.

Facciamo finta di non sapere che la sistematica denigrazione degli altri sparge discordia e inimicizia.

Facciamo finta di non sapere che ottenere qualche voto dalle persone più semplici e spaventate al prezzo di fomentare odio sociale è un cattivo investimento.

Facciamo finta di ignorare che l’odio conduce – prima o poi – alla de-umanizzazione di intere categorie di persone.

Pretendiamo di ignorare cosa succede quando l’odio è il pane quotidiano del mondo, ma presto lo vedremo, lo stiamo già vedendo.

Grazie per aver letto questo articolo...

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