Indiscusso
23 Settembre 2024

Il giardino venduto

(Foto di Riccardo Giori)
di Marzia Marchi | 2 min

Leggi anche

L’assessore timoroso

Intervengo per sottolineare per l’ennesima volta (e lo farò fino a che sarò consigliera) che quando si illustra un bilancio, ovvero una serie di numeri che riguardano  i soldi pubblici, sia per chiarezza di esposizione che per trasparenza politica, data la potente digitalizzazione vantata dall’amministrazione comunale, saggio sarebbe proiettare il documento alla pagina di cui si discute e magari, perché no qualche tabella riassuntiva con grafici riepilogativi di quanto si va raccontando

La sicurezza non si impone per legge, si costruisce

C’è uno strano rapporto che lega gli eletti e gli elettori di destra: si chiama paura. Gli eletti hanno paura di non riuscire a convincere i propri elettori della bontà delle proprie leggi e impongono ogni due per tre la fiducia nel voto al Parlamento e gli elettori di destra sono così imbottiti di paure da credersi perseguitati

Non voto a perdere

Sentire dalla bocca di un Ministro della “Repubblica democratica fondata sul lavoro” - art.1 della Costituzione su cui ha giurato - l’invito esplicito a disertare il voto referendario è la cifra distintiva di coloro che approfittano della democrazia

Rifiutiamoci!

Rifiutiamoci di dimenticare che il rifiuto che produciamo non ci torni prima o poi nel piatto, nel bicchiere e nei polmoni.

In fondo a destra

Bibbia e moschetto una volta, Bibbia e drone oggi, il resto non cambia!

È stupefacente rendersi conto di come un magnifico giardino pieno d’alberi, arbusti, erba, fiori con quel suo microcosmo vivente che inevitabilmente gli si sviluppa all’interno stia per essere sacrificato ai bisogni di un altro microcosmo vivente, umano, che sente più impellente la necessità di parcheggiare l’auto invece che di godere di ossigeno, frescura e bellezza!

Senza curarsi di chi in quell’ampio giardino ci vive – sto parlando di uccelli, insetti, ricci e lombrichi, insomma altri esseri viventi che fino a prova a contraria hanno lo stesso diritto di reclamare un loro spazio – il cosmo umano, in maggioranza, ritiene di avere diritto di farne un’area spianata dove posizionare la propria vetturetta.

Mentre la natura si riprende i suoi spazi in maniera drammatica, con esondazioni e frane, con siccità brucianti e brusche alluvioni, a Ferrara, una città posizionata in un buco, si litiga sul diritto di fare un parcheggio. Un parcheggio! Cioè per definizione un’area incolta e possibilmente pavimentata, alla faccia della necessità di drenare i terreni e di favorire gli ecosistemi naturali.

In tutte le città d’Europa tolgono asfalto e mettono erba, noi togliamo alberi ed erba e mettiamo asfalto o composti dal nome sofisticato teoricamente drenanti ma che di fatto coprono il suolo! Ma torno al giardino nascosto e venduto con complicati giri di affari. Un giardino dovrebbe essere un bene comune, un patrimonio collettivo per il bene che produce in termini di effetti ambientali e, chi ha la fortuna di abitarvici accanto, a prescindere dalla proprietà, avrebbe il dovere morale di
tutelarlo. Un giardino, soprattutto di quelle dimensioni, è come un fiume, non è né mio né tuo, ma è di tutti e a tutti fa bene. Se fa male, come sta accadendo in queste ore, è proprio perché non è stata compresa la sua funzione di bene comune.

In un città dove si sono sacrificati alberi grandi, sani, ombrosi e produttori di ossigeno per mettere delle gabbie attraverso le quali far passare gli umani, a pochi metri, si vuol sacrificare un enorme giardino per far posto alle auto, tra l’altro nemmeno dei condomini residenti, ma di altri che potrebbero accedere, posizionare le vettura e andarsene magari a cenare nel loro giardinetto privato.

Un polmone, un polmone verde, un’area segreta di cui molti ferraresi erano ignari, perché confinata all’interno di un perimetro di palazzi. Un’area progettata con grande lungimiranza come luogo privato ma di socialità per i residenti ha già cominciato ad essere disboscato nella totale legalità, attraverso norme che consentono di considerare il verde come un patrimonio privato di cui è sufficiente acquisire la proprietà per trasformarlo in qualsivoglia altro.

Un giardino venduto, un giardino comprato, un giardino sparito!

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com