Indiscusso
11 Aprile 2023

La faccia destra del potere

di Marzia Marchi | 4 min

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Pensare di invogliare un bambino a frequentare la scuola dell’obbligo elargendo un premio di 100 euro se ha la media del nove!

Elargire un misero bonus allo studente neomaggiorenne con la carta cultura se è povero ma darlo, con la carta merito, anche al ricco!

Ideare un liceo del Made in Italy, per rilanciare la manifattura sovrana!

Convocare gli Stati generali della cultura nazionale, come se la cultura avesse confini!

Aggiungere il ministero del merito, come se il merito fosse qualcosa di ponderabile e non investire sull’accesso equanime all’istruzione scolastica, grazie alle autonomie differenziate da regione e regione.

Non programmare un serio piano di edilizia scolastica e non rinnovare il contratto del personale scolastico, lasciando spazio alle scuole private e alle donazioni che condizionano l’esito scolastico, rivolto esclusivamente a preparare futuri lavoratori, con buona pace del libero pensiero e della libera ricerca.

Svuotare gli ospedali e la sanità pubblica di personale e risorse per favorire la sanità privata, attraverso la subdola pratica dell’intramoenia.

Far pagare la stessa tassa, flat tax, indipendentemente dalle cifre del reddito, permettere di poter legalmente evadere le tasse se si dichiara una difficoltà economica, condonare le tasse evase senza alcuna giustificazione.

Eliminare il reddito di cittadinanza e obbligare ad un lavoro qualsiasi chi ne è titolare pena la perdita del sussidio in barba all’art. 4 della Costituzione: Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un ‘attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Aumentare al 2% del Pil la spesa in armamenti per inviarli in Ucraina, senza passare dal Parlamento e in spregio all’art.11 della Costituzione: che ripudia la Guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali.

Rifiutare il diritto d’asilo ai profughi provenienti da Paesi che non siano ritenuti strategici per la politica internazionale. Creare migranti di serie A e di serie B. Rinnegare il diritto del mare che prevede il salvataggio ovunque e comunque in caso di naufragio. Pensare di accogliere sul nostro territorio solo i migranti considerati utile manodopera a dispetto dell’art. 10 della Costituzione: l’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana ha diritto d’asilo nel territorio italiano.

Dare soldi a Paesi stranieri, palesemente in violazione dei diritti umani, come la Libia e la Turchia, affinchè impediscano il legittimo diritto di migrazione.

Incarcerare chi si ritrova in un rave-party o imbratta opere d’arte in maniera provocatoria e reversibile per sollevare la questione ambientale e sdoganare i reati compiuti nella Pubblica amministrazione.

Ignorare la siccità, il cambiamento climatico, la necessità di virare la politica energetica e il consumo di suolo e programmare la costruzione del ponte sullo stretto di Messina, insieme a nuovi rigassificatori e inceneritori.

La lista potrebbe continuare su molti altri aspetti e non si tratta di scelte fatte dalla destra di Governo ma di scelte di potere che mostrano la faccia destra quella, per intenderci, che lavora per consolidare il potere dei ricchi e rendere i poveri una massa omogenea e senza capacità di reazione. Disamorando dalla partecipazione politica e civile le persone che scivolano, senza quasi rendersene conto nell’apatia e nell’indifferenza, di cui il non voto è la testimonianza più evidente.

E’ una azione tentacolare che non risparmia nessun settore. Di fronte alla scarsità di risorse e di fronte ai limiti che lo stesso pianeta ci impone, chi gestisce la ricchezza, agisce per consolidarla a qualsiasi costo e il vento di destra torna a soffiare imperioso in tutto il mondo. Ci stiamo radicalizzando in oppressori ed oppressi e abbiamo dimenticato il messaggio di Paulo Freire e della sua “Pedagogia degli oppressi”. Per quanto si sia oppressi si trova sempre qualcun altro da opprimere, sia lo zingaro di casa nostra o il migrante che viene da lontano. Su questo, il Potere, concentrato nella mani delle multinazionali, della grande finanza e dei produttori di armi lucra servendosi dei suoi burattini politici.

 Ciascuno per il proprio pezzo, ciascuno per il proprio settore o il proprio sentire si ribelli alla strategia della rana bollita e reagisca secondo i principi che Freire chiamava dell’umanizzazione: i migranti hanno nome e cognome così come i pazienti di un ospedale o gli studenti di una scuola, le vittime di una guerra o i detenuti di un carcere, non sono numeri e statistiche.

Solo attraverso l’Umanizzazione può partire la Coscientizzazione, ovvero la presa di coscienza di ogni individuo rispetto alla propria condizione personale e collettiva. Una volta coscienti non resta che la Prassi, l’agire il cambiamento in maniera individuale e collettiva!

Non resta molto tempo, con i venti di guerra che soffiano!

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