Si chiamava “operazione Spritz”, una grande indagine della Squadra mobile su un vasto traffico di marijuana e cocaina dalla Calabria a Ferrara, ma anche a Occhiobello e nell’hinterland milanese negli anni tra 2012 e 2013. Il tempo se l’è bevuta come un bicchiere d’acqua, con la prescrizione a falcidiare ipotesi di reato e capi d’imputazione.
E così il pm Stefano Longhi, che gli anni scorsi ha tirato fuori il fascicolo (non suo) d’indagine nella speranza di dargli una degna chiusura, ieri non ha potuto fare altro che chiedere alla giudice Giulia Caucci una serie di non doversi procedere per intervenuta prescrizione e di assoluzioni per tutti gli imputati.
Tra loro persone di un certo spessore, come Ferdinando Scremin, considerato il ‘nuovo Felice Maniero’, ex nuova Mala del Brenta, e Assunto Luigi Morabito, di Platì venuto al nord, prima a Occhiobello e poi a Ferrara, considerati i vertici dell’organizzazione che faceva girare chili di stupefacenti, rifornendo gli spacciatori e la città estense, con clienti anche nella Ferrara bene. I due ricevevano a loro volta la marijuana da altri due calabresi, anche loro imputati: Franco Candela e Daniele Pressamariti che secondo gli inquirenti rifornivano anche dei giri di droga della Romagna.
Dal linguaggio in codice è nato anche il nome dell’operazione: per concordare le cessioni, la droga veniva chiamata “spritz”, ma anche “panettone”, “aperitivo”, “caffè”, “berretti”, “arance”, “fragole”, “bigliettini”, “depliant”. Al tempo si parlò di 33mila intercettazioni per 24 utenze telefoniche monitorate, ambientali, telecamere per riprendere i passaggi di droga e denaro. Tutto in gran parte prescritto, marcito nel tanto tempo passato tra l’indagine e l’avvio del processo, al punto da far cadere la struttura dell’accusa, dover eliminare reati e quindi rivedere anche l’esistenza – giuridica – di quelli rimasti in piedi, caduta anche quella al punto che la procura ha chiesto assoluzioni. E nessuna condanna.
Richiesta che non faranno che piacere agli altri imputati: i ferraresi Gianni e Marco Atti, la moldava Natalia Cazacu e il secondo Scremin, Stefano.
Il processo si chiuderà il 25 gennaio, con la requisitoria del difensore di Ferdinando Scremin e la decisione del giudice.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com