Cronaca
5 Ottobre 2022
L'autore dell'omicidio di Roberto Gregnanini aveva ottenuto regolarmente il porto d'armi nonostante fossero noti i suoi disturbi psichiatrici. Un possibile cortocircuito nel processo di controlli e certificazioni

Perché Cazzanti aveva regolarmente una pistola?

di Daniele Oppo | 2 min

Leggi anche

Investì una 17enne in via Caretti. Estingue il reato con la messa alla prova

Dopo il buon esito della messa alla prova che gli era stata concessa, ieri (lunedì 16 giugno) mattina, il giudice del tribunale di Ferrara ha dichiarato estinto il reato di lesioni personali stradali con cui un 68enne ferrarese era stato portato a processo per aver investito una ragazza di 17 anni sull'attraversamento pedonale di via Caretti

Maltempo sul Ferrarese: pioggia, grandine e vento causano disagi in tutta la provincia

Un’ondata di maltempo, come previsto dall’allerta gialla della Protezione Civile, ha colpito nel pomeriggio del 16 giugno la provincia di Ferrara, portando con sé pioggia intensa, grandine e forti raffiche di vento. Il fronte temporalesco ha attraversato il territorio da ovest a est, partendo dal Centese, passando per Ferrara e dirigendosi infine verso i lidi comacchiesi

Gatto abbandonato salvato dai Carabinieri a Mesola

È stato un intervento provvidenziale quello compiuto domenica mattina dai Carabinieri della Stazione di Goro, allertati da alcuni cittadini che avevano udito i lamenti insistenti di un gatto provenienti da una palazzina di Mesola

Perché Michele Cazzanti aveva un regolare porto d’armi, una Glock e moltissime munizioni? È una domanda piuttosto ricorrente quando si parla dell’omicidio di piazzetta Schiatti, perché il 56enne autore reo confesso dell’assassinio del collega Roberto Gregnanini era da tempo in cura psichiatrica, avendo manifestato turbe persecutorie.

La risposta potrebbe risiedere in un grande, piccolo cortocircuito burocratico-istituzionale.

È legittimo chiedersi come sia stato possibile fargli conseguire il porto d’armi, sia pure per uso sportivo, stante il fatto che almeno a partire dal 2015 e probabilmente fino al maggio del 2020, Cazzanti era sotto terapia farmacologica con il Solian per curare i suoi disturbi, consistenti in ‘manie di persecuzione’, le stesse che sembrano essere alla base del tragico omicidio.

Una terapia che non è dato sapere quanto fosse seguita con continuità e che sicuramente sospendeva periodicamente perché gli provocava alcune disfunzioni fisiologiche. Una terapia che aveva ormai smesso di seguire quando ha ucciso Roberto Gregnanini.

Il 23 luglio del 2020, a quanto risulta, il 56enne chiese al suo medico di base una certificazione medica anamnestica per ottenere il rilascio di un porto d’armi a uso sportivo. Il medico indicò nell’atto i suoi pregressi psichiatrici e chiese una visita specialistica al servizio pubblico per idoneità al porto d’armi stante il pregresso uso di psicofarmaci.

E in questa visita sembra risiedere l’origine del cortocircuito, ma ovviamente spetta agli inquirenti ogni valutazione del caso. Questo perché il referto di ‘dimissione’ di Cazzanti non contiene giudizi sull’idoneità all’uso delle armi – non era lo scopo della visita ha detto lo specialista agli inquirenti, anche se il quesito diagnostico risulta indicare ‘rilascio porto d’armi’ – ma solo sulla necessità o meno di presa in carico e d’introduzione di una terapia farmacologica, per entrambi i casi con risposta negativa.

Di fatto, dunque, Cazzanti, per errore umano o per mancanze nel processo di controlli per il rilascio, è apparso idoneo al sistema per ottenere un regolare possesso di un’arma, il cui porto gli è stato ritirato dal questore quando ormai la tragedia si era già consumata.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com