Cento
30 Settembre 2022
Il processo a carico di uno dei tre uomini arrestati dai carabinieri dopo un tentato colpo in villa a Corporeno

Tentata rapina con pistola, le vittime scapparono sul tetto coi bimbi piccoli

di Daniele Oppo | 2 min

Leggi anche

Bimbo annegato in piscina. S’indaga per omicidio colposo

Per la tragica fine del bambino tedesco (ma di origini turche, ndr) di 6 anni, morto dopo un tuffo nella piscina del campeggio Tahiti di Lido delle Nazioni, la Procura di Ferrara ha ora aperto un'inchiesta - al momento contro ignoti - per omicidio colposo

Annegato da eroe. “Ha sovrastimato le proprie capacità natatorie”

Non ci sarà nessuna autopsia sul corpo di Aymane Ed Dafali, il 16enne di nazionalità marocchina che - sabato (14 giugno) scorso a Lido degli Estensi - è morto annegato nel tentativo di salvare la vita a una coppia di bagnanti in difficoltà nelle vicinanze del canale Logonovo

Investì una 17enne in via Caretti. Estingue il reato con la messa alla prova

Dopo il buon esito della messa alla prova che gli era stata concessa, ieri (lunedì 16 giugno) mattina, il giudice del tribunale di Ferrara ha dichiarato estinto il reato di lesioni personali stradali con cui un 68enne ferrarese era stato portato a processo per aver investito una ragazza di 17 anni sull'attraversamento pedonale di via Caretti

Cento. Una mattina di terrore puro, quella vissuta da una famiglia di Corporeno il 13 giugno del 2020. Minuti lunghissimi, verso le 6, quando due uomini travestiti da operai, col volto coperto da un passamontagna, pistola e piede di porco in pugno hanno bussato alla porta della loro villetta, con estrema violenza, intimando agli abitanti di aprire subito.

Loro: moglie, marito, due figli di 8 mesi e 5 anni, non hanno dato seguito a quel terribile ordine. I due uomini hanno allora infilato una forbice nella congiuntura dei due battenti, cercando di scardinare il portoncino, non riuscendoci perché nel frattempo era stato dato l’allarme ai carabinieri e un complice, un palo, ha avvisato i due rapinatori che qualcuno stava arrivando.

Momenti di panico, nei quali la famiglia è fuggita cercando riparo sul tetto, aprendo la botola della mansarda e aspettando i carabinieri a cavallo dei coppi. Un grande rischio per sfuggire alla violenza e alla minaccia degli assaltatori, poi catturati dai militari, uno proprio mentre fuggiva, gli altri due nel prosieguo delle indagini.

A rispondere, ieri davanti al tribunale in composizione collegiale e presieduto dalla giudice Piera Tassoni, c’era un 45enne albanese: per l’accusa si tratta di uno dei due assalitori – gli altri complici, due italiani, hanno già patteggiato uno e preso una condanna in abbreviato l’altro – ma lui sostiene di essere innocente. Anche per questo la pm Isabella Cavallari ha chiesto al tribunale una perizia sul DNA ritrovato nei passamontagna. Uno dei carabinieri che hanno svolto le indagini, intanto, lo ha collegato al colpo sulla base di vari indizi, tra i quali telefonate e celle telefoniche agganciate. Ma a riconoscerlo c’è anche almeno uno degli altri complici.

È chiaro che non è il valore del bottino – in ogni caso abbandonato sul posto per via dell’arrivo delle forze dell’ordine – a rendere grave il reato: bidoni di vernice, un cric, una recinzione metallica, un tosaerba caricati sul furgone di proprietà delle vittime. È la condizione in cui ancora oggi vivono le vittime: da quel giorno, spiega l’avvocato Gianni Ricciuti che assiste la famiglia, “i miei clienti sono ancora traumatizzati. La qualità della loro vita e peggiorata. Non dormono più e a ogni rumore anche il figlio di cinque anni ha delle crisi”.

Si torna in aula il 10 novembre per sentire uno dei correi e l’imputato.

 

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com