Cronaca
26 Agosto 2022
Ieri l'udienza di convalida dell'arresto per la coppia che la polizia ha trovato in albergo mentre custodiva 14 chilogrammi di stupefacente

I corrieri della droga parlano: aspettavano che arrivasse un terzo a ritirarla

di Daniele Oppo | 2 min

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(archivio)

Il fatto in sé è incontestabile – quello zaino pieno di hashish lo avevano nella loro camera d’albergo, e altri chili erano nascosti nella loro Bmw – e non lo hanno contestato. Hanno spiegato però, cercando di farsi capire lei in italiano stentato tra mille singhiozzi e lui con l’aiuto di un traduttore, che erano solo intermediari, che tutto era destinato a una terza persona che sarebbe venuto a ritirare il ‘pacco’.

Sono stati sentiti ieri dal giudice delle indagini preliminari Vartan Giacomelli, i due corrieri della droga, una coppia di giovani romeni (lei 21 anni, lui 30enne), arrestati mercoledì dalla Polizia di Stato al termine di un bltiz nella struttura ricettiva nella quale alloggiavano del quale sono in qualche modo essi stessi la causa: le urla durante una lite ‘sentimentale’ hanno attirato troppa attenzione, generando preoccupazione e una chiamata al 113.

La pm Barbara Cavallo ha chiesto che entrambi (difesi rispettivamente dagli avvocati Sergio Pellizzola e Francesco Andriulli) vengano mantenuti in custodia cautelare in carcere: andare in gita con 14 chilogrammi di hashish non è uno scherzo.

All’uomo è anche contestata la resistenza, dato che c’è stato un piccolo tafferuglio durante l’intervento dei poliziotti. Per le piccole dosi di cocaina, invece, è stato appurato che si trattava di un possesso per uso personale.

Il giudice si è riservato la decisione, ma l’esito sembra a tutti scontato. Entrambi hanno fatto ritorno in carcere: lei a Bologna, alla Dozza, lui all’Arginone.

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