Cronaca
1 Aprile 2022
Anni fa la procura archiviò la denuncia presentata da una cinquantenne. Dopo la riapertura del caso, si celebrerà il processo per violenza sessuale aggravata. L'avvocato Bova: “Confidiamo che il tribunale possa rendere giustizia a questa vittima”

Violentata e inizialmente non creduta: il suo ex rinviato a giudizio

di Daniele Oppo | 2 min

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L’avvocato Alberto Bova

Anni fa la procura archiviò il caso. Oggi, dopo nuove indagini e nuovo pm, quella denuncia sfocia in un processo per violenza sessuale aggravata che andrà davanti al giudice collegiale il 12 ottobre prossimo.

La storia è quella di una donna di cinquantenne che tra il 10 e l’11 gennaio del 2017, questa è l’accusa, venne costretta dal suo ex compagno ad avere un rapporto sessuale: fu una sorta di punizione per averlo denunciato in precedenza per violenze e atti persecutori (lui poi venne condannato per stalking e per le botte). Lei, residente all’epoca nel Ferrarese, trovò riparo in altre regioni, costretta a cambiare vita per sopravvivere.

Ieri, davanti al giudice Danilo Russo, si è tenuta l’udienza preliminare, conclusasi con un decreto di rinvio a giudizio per l’imputato, un uomo di 54 anni.

“Siamo soddisfatti per il rinvio a giudizio – commenta l’avvocato Alberto Bova, che assiste la vittima -, confidiamo che il tribunale possa rendere giustizia a questa signora vittima di violenza per tanto tempo”.

Una violenza che trovò, al tempo, un muro anche nelle istituzioni, che liquidarono la denuncia della vicenda come una cosa di poco conto e si arrivò all’archiviazione. Provvedimento però non notificato alla stessa persona offesa e su questo, tecnicamente, si è innestata l’attività dell’avvocato Bova che ha presentato opposizione all’archiviazione, riuscendo, anche grazie alla sensibilità del nuovo pm a cui è passato il fascicolo, Fabrizio Valloni, a ribaltarne l’esito. Arrivando oggi a un processo, finalmente.

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