Tentato furto nel negozio, giovane denunciato
Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura sono intervenuti presso un esercizio commerciale cittadino per un tentativo di furto
Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura sono intervenuti presso un esercizio commerciale cittadino per un tentativo di furto
Sono 3.800 i chili di carne sequestrati dai Nas di Bologna in provincia di Ferrara per gravi irregolarità igienico-sanitarie e in alcuni casi per aver riscontrato la presenza del virus Psa (peste suina) il quale, è opportuno ricordare, non è trasmissibile all'uomo
Il tribunale di Ferrara ha disposto il carcere per il 42enne di nazionalità nigeriana che, venerdì (13 settembre) scorso, intorno alle 18, poche ore dopo essere stato rimesso in libertà col divieto di dimora in provincia di Ferrara per la tentata rapina nel parcheggio dell'ospedale di Cona, era riuscito a farsi nuovamente arrestare in zona Gad
Udienza fiume ieri (lunedì 16 settembre) del processo relativo alle presunte difformità strutturali dello stadio Paolo Mazza, riscontrate durante il cantiere per i lavori di ampliamento dell'impianto sportivo cittadino fino a 16mila posti, avviato dopo la permanenza della Spal in Serie A nel campionato di calcio 2018-2019
Così come nel 2023, anche nel 2024, la provincia di Ferrara - secondo il Sole 24 ore - resta stabile al diciassettesimo posto della classifica relativa all'indice di criminalità, la fotografia che il quotidiano di Confindustria stila ogni anno in base a diversi criteri di pericolosità, conteggia le denunce registrate, relative ai delitti commessi sul territorio provinciale nell’anno precedente
Inizia a entrare nel vivo – e potrebbe durare parecchio, questo momento – il processo per l’omicidio di Denis Bergamini, il calciatore argentano che sarebbe stato ucciso sulla statale jonica, il 18 novembre del 1989, all’altezza di Roseto Capo Spulico.
Davanti alla Corte d’assise di Cosenza (presidente Paola Lucente, a latere Marco Bilotta) sono sfilati i primi testimoni della procura, i testi di polizia giudiziaria che hanno condotto le nuove indagini: l’ispettore capo di Polizia Ornella Quintieri e l’assistente capo Pasquale Pugliese.
Si è fatto una sorta di riassunto delle puntate precedenti: la riapertura delle indagini dopo la consegna del dossier firmato dall’avvocato Eugenio Gallerani, l’archiviazione, la seconda riapertura delle indagini da dell’allora procuratore capo di Castrovillari Eugenio Facciolla, questa volta in base agli elementi portati dalle indagini difensive svolte dall’avvocato Fabio Anselmo, che insieme alla collega Alessandra Pisa assiste la famiglia di Bergamini.
Da lì sono partite nuove intercettazioni e nuove acquisizioni elementi, come un video registrato a Londra da Bergamini e dalla sua fidanzata di allora, Isabella Internò, allora giovanissima e che oggi è a processo con l’accusa di omicidio volontario aggravato e premeditato.
Focus ovviamente sulla loro relazione e sul fatto che la Internò fosse molto gelosa di Bergamini e avesse sviluppato una specie di atteggiamento morboso e ossessivo temendo che lui volesse lasciarla – sono state citati degli affettuosi scambi epistolari del giocatore con una ragazza toscana – mentre lei voleva che si sposassero, una eventualità che, pare, il calciatore argentano non aveva mai preso in considerazione.
L’agenda di Bergamini conteneva numerosi numeri di altre donne e, stando alle testimonianze raccolte dagli inquirenti, Internò divenne ossessiva al punto di annusava i vestiti del calciatore per sentire la presenza di profumo di altre donne, controllava se in macchina ci fossero capelli sospetti e si nascondeva dietro alle auto attendendo l’arrivo a casa del fidanzato.
È stata fatta vedere anche un’intervista concessa da Bergamini, in cui il calciatore si racconta e dice di amare la vita.
Gli inquirenti hanno spiegato di aver valutato varie ipotesi investigative: dal calcio scommesse al traffico di droga, fino alla storia dell’acquisto della Maserati del boss Antonio Paese. Piste tutte finite su un binario morto, mentre è andata avanti quella che lega la morte di Bergamini – soffocato e poi fatto sormontare da un camion per simularne il suicidio – alla relazione con Internò.
L’escussione della teste Quintieri proseguirà anche nell’udienza fissata già per la giornata di venerdì 26 novembre.
Il pm Luca Primicerio ha chiesto l’acquisizione di una serie di documenti e tra questi ci sono le dichiarazioni dell’allora maresciallo dei carabinieri che prima fermò in un posto di blocco Bergamini e l’imputata e successivamente eseguì rilievi sul luogo del delitto. È stato anche conferito l’incarico a un consulente tecnico per la trascrizione di un centinaio d’intercettazioni ambientali e telefoniche.
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