Bondeno
9 Novembre 2021
La procura di Ferrara ha chiuso le indagini sul femminicidio di Bondeno: Doriano Saveri rimane l'unico indagato per omicidio aggravato

Femminicidio Placati. Tutti gli indizi convergono sull’ex compagno

Doriano Saveri
di Daniele Oppo | 3 min

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Doriano Saveri

Doriano Saveri

Bondeno. A quasi 9 mesi dalla tragedia, dopo aver ottenuto anche i risultati delle ultime analisi affidate al Ris di Parma, la procura di Ferrara ha chiuso le indagini sul femminicidio di Rossella Placati, la donna di 50 anni uccisa tra l’1,30 e le 5,30 di lunedì 22 febbraio nella sua abitazione di Borgo San Giovanni, a Bondeno.

L’avviso 415bis è stato inviato alle parti: l’unico indagato era e rimane Doriano Savieri, artigiano di 45 anni, suo ex compagno, col quale ancora conviveva nonostante il rapporto fosse in crisi. L’accusa è quella di omicidio aggravato dall’essere stato commesso contro una persona stabilmente convivente e legata da relazione affettiva.

Secondo le risultanze delle investigazioni, Saveri avrebbe prima colpito Placati al volto con un pugno violentissimo, tanto da romperle labbra, incisivi, naso e zigomo. Poi l’avrebbe trafitta al petto quattro volte con un coltello o qualcosa di appuntito, sul lato sinistro, per due volte perforandole un polmone, dopodiché l’avrebbe colpita alla testa con un corpo contundente, al punto da fracassargliela.

Fu Saveri – che è assistito dagli avvocati Alessandra Palma e Pasquale Longobucco – a dare l’allarme presentandosi ai carabinieri e venne interrogato lungamente dal pm Stefano Longhi subito dopo il fatto. Ha sempre negato di essere responsabile dell’omicidio. Da allora è in custodia cautelare in carcere.

Molti indizi sembrano però portare a lui, uno su tutti: nell’arco temporale in cui l’autopsia inserisce l’ora della morte di Placati lui risulterebbe, per sua stessa ammissione, essere stato ancora nell’abitazione della donna, sistemato sul divano al piano a terra, dove avrebbe guardato la televisione, fumato sigarette e dormito.

Nella casa, inoltre, non sono stati trovati segni di effrazione e, per la stessa conformazione dell’abitazione, stretta e piccola, è difficile che non possa essersi accorto di nulla nel caso di presenze estranee. Non vi sono segni neppure di un’eventuale colluttazione, cosa che induce a pensare che Placati sia stata colta di sorpresa da una furia violenta.

Alla collezione d’indizi si aggiungono anche alcune intercettazioni e gli esami biologici del Ris su alcuni reperti raccolti nella casa.

Ancora, Saveri appare molto agitato e fuori di sé nei messaggi sia scritti che vocali ritrovati nei telefoni cellulari: la coppia aveva avuto diversi accesi litigi nella giornata di domenica (fino alle 20 la donna era sicuramente viva, come si può desumere dai messaggi). L’artigiano è uscito di casa nel pomeriggio di quella domenica e ha incontrato diverse persone, tra queste anche la sorella di Rossella Placati con la quale ha vaneggiato chiedendole scusa per cose non chiare, e poi alle 20.15 quando si è recato a Vigarano Mainarda dalla ex moglie e dalla figlia. Poi è rincasato alle 22, per via del coprifuoco vigente al tempo per il lockdown anti-Covid, fino alle 7 del mattino di domenica, quando è andato dai carabinieri e ha raccontato di aver trovato la ex compagna senza vita.

“Al momento – spiegano gli avvocati Longobucco e Palma – dobbiamo acquisire tutti gli atti del procedimento, dopodiché faremo il punto con il nostro assistito e con i consulenti e valuteremo il da farsi”.

I figli di Placati, Nicolò e Vanni, e le due sorelle Ines e Daniela sono assistiti dagli avvocati Riccardo Caniato e Filippo Maggi. “Siamo fiduciosi nell’operato della magistratura – commenta quest’ultimo – perché venga fatta giustizia. È, come immaginabile, una sofferenza enorme per i figli e per le sorelle di Rossella Placati”.

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