Via Pecora, disseminati chiodi per forare gomme: il sindaco denuncia
Su via Pecora sarebbero stati ritrovati alcuni oggetti metallici appuntiti, posizionati con l’intento di forare i pneumatici delle auto in transito
Su via Pecora sarebbero stati ritrovati alcuni oggetti metallici appuntiti, posizionati con l’intento di forare i pneumatici delle auto in transito
Aperto lo stato di agitazione tra i lavoratori del Comune di Ferrara. Tutte le assemblee del personale convocate dalle Organizzazioni sindacali e dalle Rsu hanno dato mandato con un sostengo unanime ad attivare questo percorso
Ci vorranno almeno sessanta giorni per il deposito degli esiti dell'autopsia e dei test tossicologici eseguiti ieri (lunedì 1° dicembre) sul 27enne Juda Eniezebata, il giovane di nazionalità nigeriana che mercoledì (26 novembre) sera, dopo essere uscito dalla caserma dei carabinieri di via del Campo, dove poco prima era stato sottoposto a un controllo, è stato stroncato da un malore
Ferrara perde una posizione nell'ultima classifica sulla Qualità della Vita, redatta dal Sole 24 Ore, e si piazza al 52° posto su 107 province italiane
Un grave incidente si è verificato in mattinata, poco prima dell’alba, in viale Po a Ferrara, all’altezza dell’incrocio con via del Lavoro
Serviranno ancora dei giorni per avere dei risultati dal Ris di Parma per le analisi chimiche per capire se i due indagati per il duplice omicidio dei cugini Dario e Riccardo Benazzi abbiano sparato o meno quel giorno di fine febbraio, quando i due corpi vennero ritrovati carbonizzati in un campo a Rero.
Ieri, intanto, è stata estratta la copia forense dei dati contenuti nei dispositivi informatici sequestrati a Filippo Mazzoni (49 anni) e al figlio Manuel (20 anni): si tratta di tre telefonini e un personal computer. La pm Lisa Busato deve valutare se far eseguire la successiva analisi a un consulente della procura o ancora ai carabinieri del Ris.
Ris che sta, come anticipato in apertura, sta eseguendo gli esami sullo stub, ovvero i tamponi effettuati sui due indagati per rilevare l’eventuale presenza di residui da sparo. Da quanto si apprende i tempi tecnici prima di poter ottenere un risultato non sono inferiori ai 15 giorni dall’avvio delle analisi (l’incarico è stato conferito il 3 giugno). In casa dei due i carabinieri trovarono e sequestrarono diverse armi: due pistole e quattro fucili, tre di questi calibro 20 e uno calibro 12, caricabile sia a pallettoni che a pallini, come quelli usati per uccidere i due cugini.
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