Attualità
28 Febbraio 2021
Somministrate le prime dosi di AstraZeneca alla Medicina di Gruppo Estense. Calamai: "Buon inizio". La docente: "Scelta che dovrebbero fare tutti"

Vaccini anti-Covid, si parte con gli insegnanti

di Elisa Fornasini | 2 min

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La lotta contro il Covid a Ferrara fa scuola e… arriva a scuola. Sabato 27 febbraio è stata infatti la prima giornata simbolica della campagna di vaccinazione dedicata al personale scolastico, che entrerà nel vivo da lunedì 1° marzo grazie all’accordo raggiunto con i medici di medicina generale.

L’esordio con le dosi di AstraZeneca è avvenuto alle 9.45 in punto alla Medicina di Gruppo Estense in via del Naviglio che conta 8 medici di base per somministrare 22 vaccini al giorno a 320 insegnanti, contattati dalla stessa Medicina di Gruppo dopo essersi iscritti alle liste di prenotazione.

“La necessità di partire il prima possibile è stata rispettata” spiega il dottor Francesco Levato, che conta di concludere il ‘primo giro’ in 15 giorni, per poi procedere con la seconda chiamata a distanza di 12 settimane. Sempre al pomeriggio, per consentire ai prof di continuare l’attività scolastica, anche se “verranno contattati prima telefonicamente per sapere se hanno avuto effetti collaterali o meno”.

“È una scelta che dovrebbero fare tutti perché fa stare più tranquilli” assicura Caterina Ravenna, educatrice presso la cooperativa Serena e psicologa libero professionista, che sta per rientrare in servizio nelle attività pre e dopo scuola dopo il congedo di maternità. La neo mamma, ferrarese di 34 anni, si dice soddisfatta della possibilità di vaccinarsi e invita i colleghi a fare altrettanto.

“È decisamente un buon inizio, abbiamo consegnato più del 70% delle dosi ai medici di medicina generale che hanno aderito all’accordo regionale e aziendale per consentire di partire con le chiamate al personale docente delle scuole primarie e secondarie” spiega la direttrice dell’Azienda Usl Monica Calamai che ha lavorato per una “organizzazione omogenea su tutto il territorio provinciale”.

La procedura è chiara per tutte le casistiche: i docenti che non potranno usufruire dell’AstraZeneca verranno sottoposti a un altro tipo di vaccino, i colleghi che hanno contratto il coronavirus dovranno aspettare quattro mesi di distanza dall’ultimo tampone negativo, il personale scolastico che si rivolge al proprio medico non vaccinato verrà dirottato nei punti vaccinali Ausl.

“Se abbiamo ricevuto dei no? Più che rifiuto parlerei di titubanza, ma dopo aver spiegato l’efficacia si riescono a superare gli eventuali dubbi” replica il dottor Levato davanti al box della Medicina di Gruppo Estense, “allestito dalla Holding Ferrara Servizi durante l’emergenza Covid come punto prelievi, gestione dei pazienti cronici con diabete e scompenso e campagna vaccinale antinfluenzale per 6mila pazienti. Ora siamo pronti per la nuova sfida della vaccinazione anti-Covid”.

 

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