A caccia del ricercato, trovano un omonimo: denunciato perché irregolare
Gli agenti della Polizia Locale trovano l’omonimo del ricercato, denunciandolo comunque per permesso di soggiorno scaduto e ordine di allontanamento
Gli agenti della Polizia Locale trovano l’omonimo del ricercato, denunciandolo comunque per permesso di soggiorno scaduto e ordine di allontanamento
Un 60enne residente nella provincia di Ferrara è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di truffa aggravata, nell’ambito di un’indagine condotta dalla Polizia di Stato di Patti (Messina) e coordinata dalla Procura della Repubblica locale. Insieme a lui sono stati raggiunti da misure cautelari un 20enne della provincia di Ravenna, anche lui arrestato, e un 21enne del Bolognese, sottoposto all’obbligo di dimora
Il gip ha sottolineato il "rilevantissimo numero di reati contro la pubblica amministrazione" al quale ci si trova di fronte, ma anche "una lunga serie di corruzioni, proprie ed improprie, nonché di falsi in atto pubblico", tutti commessi tra la fine del 2018 e il maggio del 2019
Dopo il violento nubifragio che ha colpito Rimini, causando allagamenti, alberi caduti e gravi disagi alla circolazione, sono arrivati anche da Ferrara i primi rinforzi per affrontare l’emergenza. È partita dal comando provinciale dei vigili del fuoco una squadra composta da cinque unità, con un’autopompa serbatoio (Aps), per prestare aiuto
"È un momento molto doloroso per tutta la nostra comunità, la Cgil di Ferrara, salutare Glauco che ha fatto così tanto bene alle persone che ha incontrato nel suo percorso sindacale". Con queste parole la segretaria della Cgil di Ferrara Veronica Tagliati saluta il "compagno" Glauco Melandri scomparso all'età di 68 anni
Chi abbandona gli animali non se la può cavare con una multa. Pare essere questa la prima sentenza emessa nel processo per l’abbandono dei cavalli di Valle Lepri a Ostellato.
O meglio, il giudice Andrea Migliorelli ha rigettato l’istanza di oblazione presentata dall’imputato, A.B. un agricoltore e allevatore di cavalli di Padova, che il 19 gennaio dovrà rispondere in tribunale del reato di ‘detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze’.
Nessun rito speciale previsto dall’oblazione, quindi, che per gli illeciti penali di minor rilievo consente di estinguere il reato semplicemente pagando un’ammenda o una multa, senza dover affrontare il processo.
La procura, tramite la pm Elisa Bovi, e la parte civile – l’associazione Horse Angels che si è occupata della cura, mantenimento, accudimento di due dozzine di cavalli che erano stati abbandonati a Ostellato – si erano opposti alla richiesta e il giudice ha dato loro ragione vista la gravità dei fatti contestati. Che risalgono al 2018, quando Horse Angels ha denunciato in procura le condizioni in cui erano stati lasciati da anni 28 cavalli in una valletta del fiume Po dopo il fallimento di un maneggio. Nel frattempo quattro equini sono morti prima del salvataggio.
Gli ‘angeli dei cavalli’ – nome dell’associazione designata custode giudiziale degli animali fino alla vendita giudiziaria, costituitasi parte civile tramite l’avvocato Ciriaco Minichiello – esprimono soddisfazione per il fatto che l’imputato, difeso dall’avvocato Barbara Simoni, dovrà “rispondere in giudizio del reato penale perché deteneva in condizioni incompatibili con la loro natura dei cavalli, segnatamente privandoli del necessario governo dell’uomo (abbeveraggio, alimentazione e cure veterinarie), condizione produttiva di gravi sofferenze, poiché alcuni cavalli si ammalavano e altri morivano”.
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