Cronaca
18 Settembre 2020
A lei ha detto di aver perso lo smartphone, alla Postale di averlo venduto in cambio di marijuana, ma per i poliziotti sono solo bugie: quei contenuti li ha pubblicati lui sul sito porno

Denunciato per aver messo online foto e video intimi della ex

di Daniele Oppo | 2 min

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Lui racconta che è stato qualcun altro, forse lo spacciatore a cui aveva venduto lo smartphone in cambio di marijuana. Per la Polizia Postale, invece, la sua è solo una storiella molto mal congegnata e le foto intime delle ex ragazza le ha proprio messe lui sul sito di foto e video pornografici.

Insomma, dopo quasi un anno, l’indagine nata con la querela presentata da una ragazza di 22 anni nel novembre del 2019 si è chiusa con la denuncia per diffusione illecita di immagini e video sessualmente espliciti a carico del suo ex fidanzato.

A fare il suo nome è stata proprio lei dopo aver notato che quelle sue foto con indumenti intimi e quel video che ne riprendeva atti sessuali pubblicati da qualcuno sul sito xhamster.com erano quelli che lei gli aveva mandato anni prima, quando ancora stavano insieme.

Dopo averlo contattato su WhatsApp per chiedere le dovute spiegazioni, lui ha negato tutto, dicendo anzi di aver smarrito il telefono e di non essere più in possesso delle immagini. Dopo la conversazione, il giovane è anche andato a presentare a sua volta denuncia contro ignoti, questa volta raccontando però non di aver smarrito il telefono, ma di averlo ceduto, con anche la scheda telefonica dentro, ad uno spacciatore in cambio di marijuana.

Ha anche detto di essersi fatto prestare il telefono dalla madre e che dopo essersi collegato al proprio account aveva ricevuto delle notifiche sul gradimento riscosso da alcune immagini e un video postati dal proprio profilo sul sito porno. Immagini e video pubblicate, a detta sua, dalla persona a cui aveva ceduto il proprio telefono.

Solo che dagli accertamenti svolti dagli agenti della Polizia postale, anche attraverso l’analisi e l’incrocio dei tabulati telefonici e dei dati dei gestori delle chat, la narrazione del ragazzo ha perso molta credibilità, mostrando molte, troppe incongruenze: per i poliziotti è stato lui a pubblicare il filmato e le immagini.

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