Economia e Lavoro
18 Febbraio 2020
Ugl contro il "mancato confronto sulle problematiche organizzative e retributive" dei 130 dipendenti di Ageste e Idealservice

Anno nuovo stessi problemi, facchini in agitazione al petrolchimico

di Elisa Fornasini | 2 min

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È passato quasi un anno dal cambio di appalto ma la situazione non è migliorata. Parliamo dei lavoratori della logistica del petrolchimico che già lo scorso aprile lamentavano il “peggioramento delle condizioni di lavoro” negli impianti Versalis con la nuova gestione di logistica e facchinaggio affidata alle cooperative Ageste e Idealservice.

Anno nuovo, stessi problemi. Dopo la protesta di Adl Cobas nel 2019, ora l’Ugl di Ferrara dichiara l’immediata apertura dello stato di agitazione dei circa 130 addetti in servizio nei reparti produttivi GP 26 e GP 27. La decisione, come si legge nella comunicazione inviata in prefettura, “nasce a seguito degli incontri intercorsi tra il sindacato Ugl di Ferrara e le direzioni di Idealservice e Ageste per il mancato confronto sulle problematiche organizzative e retributive“.

I problemi sono sempre gli stessi, le richieste pure. “Con il cambio di appalto in tempi molto ristretti ci siamo riservati, rispetto ad altri sindacati, di avere un dialogo con le due cooperative per migliorare le condizioni lavorative e riprendere gli accordi instaurati con il precedente terzista” ripercorre il segretario di Ugl Lorenzo Donato.

Ma il mantenimento degli accordi precedenti è rimasta un’utopia. “Da aprile 2019 – spiega ancora Donato – le cooperative si sono rifiutate di attivare una contrattazione di secondo livello per definire la malattia, l’infortunio, i buoni pasto e nel caso della società Ageste, in caso di fermata prolungata dell’impianto GP 27, di attivare il Fondo Integrativo Salariale per il sostegno al reddito dei lavoratori”. Non solo, “si intende anche regolamentare i carichi di lavoro e rivedere i livelli di inquadramento”.

“Abbiamo cercato di trovare punti di accordo ma le cooperative hanno interrotto la trattativa” rimarca il sindacato che – “nello stigmatizzare tali comportamenti che violano i contenuti fondanti della Costituzione Italiana, di tutte le norme e leggi nazionali ed europee che sanciscono che la dignità e il rispetto della persona necessariamente passano attraverso il lavoro e il suo corretto riconoscimento in valore economico (stipendio)” – comunica che “non esiteremo a porre in essere tutte le iniziative del caso”.

Prima di arrivare allo sciopero, “cerchiamo una mediazione prefettizia per trovare una soluzione” sottolinea il segretario Ugl che, nel documento giunto sulla scrivania del prefetto Michele Campanaro, comunica che “lo stato di agitazione verrà attivato nei modi e nei termini che riterremo più opportuni”, anticipa che “comunicheremo le future iniziative sindacali” e richiede “l’apertura delle procedure di raffreddamento” in prefettura per evitare di arrivare al punto di dover proclamare anche lo sciopero.

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