Ferrara Musica porta Mozart e Borodin al Comunale
Tornano in concerto i Solisti dell’Orchestra Città di Ferrara. Domenica 19 gennaio alle 10.30 “Ferrara Musica al Ridotto” con Mozart e Borodin
Tornano in concerto i Solisti dell’Orchestra Città di Ferrara. Domenica 19 gennaio alle 10.30 “Ferrara Musica al Ridotto” con Mozart e Borodin
In tema di studi storici e sociali sul territorio, a Ferrara si apre una nuova stagione di ricerche, che sarà presentata il prossimo giovedì 23 gennaio con una Giornata di studi, tra la biblioteca Ariostea e la biblioteca Casa Niccolini
Lunedì 20 gennaio alle 17 Lucia Boni, alla biblioteca Centro documentazione Donna, parla del suo libro "Carbone d’argento" in dialogo con Maria Calabrese.
Nell'ambito del programma delle manifestazioni per il Giorno della Memoria sabato 18 alle ore 17.30 nella Sala conferenze dell’Istituto di Storia Contemporanea
Ripercorre la storiografia urbana di Ferrara dalle sue origini, il saggio storico di Mario Calura (del 1931) dal titolo "Via delle Volte. Ricerche storiche su Ferrara medioevale", che nella nuova edizione a cura di Emanuela Calura, sarà presentato lunedì 20 gennaio 2025 alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea
Non sarà la sede permanente richiesta a gran voce da Vittorio Sgarbi, ma la Fondazione gestita dalla sorella Elisabetta si accaparra il percorso museale del Castello Estense fino al 2024, tanto dura la convenzione che verrà stipulata tra il Comune di Ferrara e la Fondazione Cavallini Sgarbi.
L’accordo, che ha già incassato il via libera della giunta e diventerà ufficiale dopo l’approvazione del bilancio, mette a disposizione oltre 500 opere tra dipinti, sculture e oggetti di pregio – dal valore assicurato di 54 milioni di euro -, vincolate dalla Soprintendenza del Mibact sui 4mila pezzi che compongono la collezione custodita in parte nella casa di Ro.
“Con questo percorso di collaborazione avviato da cinque mesi, rivendichiamo il merito di aver riportato la collezione Cavallini Sgarbi nella sua città – annuncia in pompa magna l’assessore alla Cultura Marco Gulinelli -; un obiettivo mai raggiunto dalle precedenti amministrazioni che, a parte una mostra nel 2018 che ha richiamato oltre 40mila visitatori in Castello, si sono ‘arenate’ e non hanno saputo ‘approfittare’ di questo patrimonio straordinario e inimitabile“.
In prestito 274 dipinti, 195 sculture, 14 disegni e altri oggetti pregevoli firmati da 320 artisti attivi tra il 1250 e il 1980 da esporre in cinque percorsi tematici nelle sale del Castello. In pratica una mostra all’anno per cinque anni: “La scultura dell’Ottocento e Novecento da Lorenzo Bartolini a Bruno Innocenti” nell’estate 2020, “Il Barocco. Pitture e sculture tra Seicento e Settecento” nel 2021, “Dalle maschere federiciane al Rinascimento. Dipinti e sculture dal Duecento al Cinquecento” nel 2022, “La pittura del Novecento. Dai valori plastici alla nuova bellezza” nel 2023 e “Le donne. La figura femminile dal Rinascimento a oggi” nel 2024.
La collezione – sotto il vincolo di eccezionale interesse storico artistico dell’arte italiana motivato dal Ministero per il “carattere identitario che ha assunto per la stessa città” – rappresenta una “grande opportunità da cogliere per incrementare l’offerta culturale e turistica del nostro territorio, in cui crediamo molto” assicura l’assessore al Turismo Matteo Fornasini, pronto a “lavorare anche per il rinnovo della convenzione in scadenza con la Provincia”. “Abbiamo lo stesso interesse, valorizzare il monumento simbolo” conferma la presidente della Provincia Barbara Paron.
Un “arricchimento importante” aggiunge Ethel Guidi, dirigente Settore Cultura e Turismo, “in un periodo difficile per i contenitori culturali chiusi per lavori” come palazzo Schifanoia, che riaprirà parzialmente a marzo, e il Diamanti che chiuderà dopo l’estate, ovvero dopo la mostra di Banksy.
“Sarà un gioioso arrivederci con un genio ricercato e controcorrente come Andy Warhol” anticipa Gulinelli che oltre ad aprire ai curatori privati – “non per fare mostre blockbuster ma per valorizzare le diverse competenze, Ferrara Arte rimane l’attore principale dell’organizzazione ma non è in grado di fare tutti gli allestimenti” – valuta la “possibilità di allestimenti a palazzo Bonacossi e palazzo Koch come alternativa al Diamanti”.
Anche questo proposto dall’amico fidato nonché presidente di Ferrara Arte Vittorio Sgarbi che per promuoverne l’elezione alle amministrative affermava in campagna elettorale “Vota Sgarbi, scrivi Gulinelli”. E ora si scrive la convenzione, “fortemente voluta dal Comune che, a fronte del prestito della collezione, corrisponderà alla Fondazione una royality sul biglietto di ingresso al museo del Castello”, ovvero una percentuale sui ricavi dei biglietti pari al 20%.
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