Attualità
20 Dicembre 2019
Zauli all'inaugurazione del 629° anno accademico: "Ai vertici delle performance di crescita". Superati i 22.700 iscritti, impatto economico di 76 milioni

Unife, il rettore: “Bene Medicina, ridotti i costi del polo didattico di Cona”

di Elisa Fornasini | 4 min

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“Siamo stabilmente nel novero dei grandi atenei e intendiamo restarvi a lungo”. È una promessa che ha il sapore della vittoria per il rettore dell’Università di Ferrara Giorgio Zauli che, all’inaugurazione del 629esimo anno accademico che riempie la sala del Polo Chimico Bio Medico di studenti e autorità, si appunta al petto diversi “risultati brillanti”.

Il boom di immatricolazioni – incremento record di oltre il 10%, ovvero 8500mila matricole da tutta Italia, per il 62% fuorisede, soprattutto da Veneto, Puglia e Sicilia – ha permesso di superare i 22.700 iscritti, con un impatto economico sul territorio stimato in 76 milioni di euro, non considerando gli universitari residenti, che anticipa un report che verrà divulgato nei primi mesi del 2020.

A giocare un ruolo chiave è il nuovo corso di Biotecnologie che insieme agli altri corsi ad alta numerosità ha sperimentato le lezioni a Ferrara Fiere, “una soluzione – assicura il rettore – che ha riscosso il gradimento della maggior parte degli studentie che ci ha fatto sostenere costi importanti sia per il service delle aule sia per i trasporti, con il contributo significativo del Comune”.

E soprattutto l’aumento a 600 posti per Medicina e Chirurgia, “uno sforzo di grandissima generosità che ha costituito un quarto dell’incremento nazionale caldeggiato da Miur e Ministero della Salute” attraverso un “eccellente lavoro nel gestire la qualità dell’offerta didattica, l’estensione dei tirocini e il consolidamento delle reti formative delle scuole di specializzazione”. 

Le ‘conquiste’ fuori provincia – nuovo corso di Infermieristica ad Adria e nuova sede di Giurisprudenza a Rovigo – non fanno passare in secondo piano i lavori edili in città. Per l’intervento sul quadrilatero di Savonarola si sta valutando l’ultima fase progettuale, mentre per il nuovo polo didattico di Cona è previsto l’affidamento dei lavori nel prossimo anno, con una riduzione dei costi e dei tempi rispetto al progetto iniziale, senza ricorrere a mutui ma utilizzando le proprie riserve di patrimonio.

Ottimizzazione degli spazi, sicurezza e accessibilità sono le linee guida dettate da Zauli per la riqualificazione del complesso Machiavelli (400 posti), palazzo Giordani (+700 posti sui 1100 aggiunti tra gli assi di corso Ercole I d’Este, via Ghiara e Polo Chimico Biomedico), palazzo Turchi di Bagno, e dei laboratori dello stesso Polo Chimico Biomedico. Incrementati gli spazi studio al Polo Scientifico Tecnologico, Palazzo Bevilacqua Costabili e soprattutto al complesso in via Paradiso, oltre al recupero di 15 posti letto nel comprensorio di Santa Lucia.

Più studenti, più aule, più servizi (citati la piattaforma per cercare alloggi, il nuovo portale web e il lancio dell’Intranet di Unife) e quindi più personale tecnico-amministrativo (assunte 13 persone, acquisite due persone in comando, in 10 hanno avuto avanzamento di carriera e in 7 sono passati a tempo pieno, oltre al concorso per 10 unità) e più docenti.

Sono stati assunti 9 docenti esterni, oltre a 2 professori straordinari, 14 professori associati hanno preso servizio come professori ordinari e 37 ricercatori a tempo indeterminato sono diventati professori associati, mentre 26 colleghi sono stati assunti a tempo determinato. Sono stati assunti inoltre 30 nuovi Rtda-A, prevalentemente assegnisti di ricerca Unife, con la promessa di “bandire il maggior numero possibile di posizioni anche per il prossimo anno”.

E in effetti i ricercatori hanno acquisito o avviato 19 progetti finanziati dall’Unione Europea per un finanziamento complessivo di 5,3 milioni; vinto 26 progetti di ricerca industriale e raccolto fondi attraverso la prima piattaforma di crowdfunding.

Non per fare i conti in tasca, ma il rettore inizia la sua prolusione proprio dall'”incremento record del Fondo di Funzionamento Ordinario pari a 2.826.000 euro in più rispetto al 2018″ che pone l’ateneo “ai vertici delle performance di crescita degli atenei pubblici e generalisti”. Una dimostrazione, specifica il rettore, della qualità della ricerca, dell’autonomia responsabile e della sostenibilità economico-finanziaria che “rappresenta il dato migliore fra tutte le università del Nord-Est”.

Veniamo infine alla tassazione studentesca, “non aumentata ma ridotta per gli studenti meritevoli“. Si registrano incrementi per gli studenti con Isee inferiore a 13mila euro che hanno beneficiato della “no-tax area” ministeriale (dal 15% al 24%) e delle agevolazioni per chi ha Isee inferiore a 50mila euro (dal 34% al 48%), a cui si aggiungono i 5884 studenti che, grazie ai crediti, hanno ottenuto l’agevolazione fascia 1 plus, che si è tradotta in un risparmio di 278 euro rispetto alle tasse dell’anno precedente.

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