
Giornata di operazioni tecniche sul campo allo stadio Paolo Mazza, dove fin dalla mattinata è stata presente una delegazioni di tecnici, avvocati e consulenti delle varie parti. Dopo una prima fase di sopralluogo, i tecnici hanno dato il via alla vera e propria prova di carico della prima capriata della tribuna nord, quella adiacente alla curva ovest.
Un’operazione eseguita attraverso una serie di martinetti idraulici (dei pistoni di un metro – un metro e mezzo di altezza e circa 30 cm di diametro), attivati da una pompa esterna, disposti in quattro o cinque gruppi da tre e fissati alla base e lungo la gradinata. I martinetti sono stati quindi agganciati con delle catene alla copertura superiore per tirare verso il basso la struttura e testare così il suo eventuale spostamento verso il basso e il successivo ritorno alla posizione originaria (si parla ovviamente di millimetri o decimi di millimetro).
Nel pomeriggio si sono concluse le prove sulla prima capriata e i tecnici hanno smontato i pistoni idraulici. Domani (giovedì 25 luglio) la stessa operazione verrà ripetuta per la capriata centrale e presumibilmente venerdì si procederà con quella in prossimità della curva est. Secondo questa indicativa tabella di marcia, entro la fine di questa settimana la procura dovrebbe avere in mano i dati sulla gradinata nord e l’attenzione e i controlli si potranno concentrare sulle due curve, i cui rilievi potrebbero iniziare anche di domenica.
L’obiettivo condiviso da tutte le parti coinvolte nell’inchiesta è concludere le verifiche il prima possibile per procedere con il dissequestro dello stadio (o con la conferma del provvedimento in caso di esisto negativo), e garantire così il ‘ritorno alla normalità’ in casa Spal, che ha dovuto interrompere la campagna abbonamenti in attesa di conoscere il destino dello stadio Mazza proprio nel momento chiave della programmazione della prossima stagione.
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