Economia e Lavoro
6 Giugno 2019
Nuovo sciopero dei dipendenti dell'appalto esterno Versalis. Il sindacato Cobas Adl: "Turni coperti con personale iterinale, faremo denuncia all'ispettorato"

Petrolchimico, la precarietà dei facchini: in scadenza a fine mese e nessuna notizia sui rinnovi

di Ruggero Veronese | 2 min

Leggi anche

Morì con l’auto nella voragine a 15 anni. Processo chiesto per cinque

Cinque rinvii a giudizio. Sono quelli che ieri (mercoledì 18 giugno) pomeriggio - dopo la discussione dell'udienza preliminare - la Procura di Ferrara ha chiesto per cinque dei sei accusati - in concorso - di omicidio stradale per la morte del 15enne Marco Lelli Ricci, giovane promessa del basket originario di Granarolo

Aziende Sanitarie. Aggressioni in calo nel 2025

Duecentodiciotto aggressioni tra verbali e fisiche nel 2024 contro le 66 dei primi sei mesi del 2025. Un dato confortante quello esposto dalla direttirice delle Aziende Sanitarie Nicoletta Natalini davanti alla quarta commissione consiliare competente proprio in tema di sanità

A un mese e mezzo dal primo sciopero davanti ai cancelli del petrolchimico, il destino dei circa 130 dipendenti di IdealService e Ageste rimane avvolto da mille dubbi: le aziende non hanno ancora accolto le richieste di miglioria delle condizioni di lavoro e la discussione sull’eventuale rinnovo degli accordi a tempo determinato è stata rinviata alla seconda metà di giugno. Ovvero a pochi giorni prima della scadenza dei contratti, alla fine del mese.

Parliamo dei lavoratori che svolgono i servizi di facchinaggio nell’appalto esterno relativo all’impianto Versalis: all’inizio di aprile è subentrata l’associazione temporanea formata dalle due cooperative (IdealService e Ageste), che ha chiesto un lasso di tempo per valutare l’andamento dell’appalto prima di prendere una decisione sui contratti e sul personale. Una situazione che secondo il sindacato Cobas Adl si è prolungata tra un rimando e l’altro per oltre due mesi, arrivando alla situazione in cui i lavoratori non sanno se tra tre settimane saranno ancora in servizio o meno.

“Il problema – spiegano  Cecilia Moraro e Stefano Re di Cobas Adl – è che anche dopo lo sciopero del 24 aprile, le aziende hanno continuato a prendere tempo, chiedendo anche l’intervento della prefettura per incontrarci in quella sede di fronte a un tavolo, ma anche in quella situazione ci è stato detto che non era la sede opportuna per parlare di contrattazione”. Una situazione di scarso dialogo che secondo il sindacato è stata confermata anche dallo sciopero di questa mattina (6 giugno): “Abbiamo comunicato in anticipo lo sciopero e chiesto un nuovo incontro all’azienda, ma non abbiamo mai ricevuto risposta e i turni di chi sciopera sono stati coperti da personale interno e iterinale, una soluzione che non si potrebbe nemmeno attuare e per cui presenteremo una denuncia all’ispettorato del lavoro”.

Ma quali sono le richieste dei lavoratori? Nel documento diffuso dai Cobas si elencano alcuni punti precisi più alcune questioni relative all’approccio aziendale ai lavoratori. Si parte dal riconoscimento di alcuni diritti integrativi come ferie e malattie retribuite, maggiorazioni per turnisti, riconoscimento retributivo dell’anzianità di servizio, buoni pasto, applicazione del contratto nazionale di settore e garanzie salariali nei periodi di fermo programmato degli impianti. A questo si aggiunge la richiesta di avere “certezza occupazionale per chi ha un contratto in scadenza al 30 giugno” e il rifiuto di “cambiamenti unilaterali al’organizzazione del lavoro, senza condivisione con il sindacato e i lavoratori”.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com