“La sottile linea rossa tra pregiudizio ideologico e paura di tutto”
La sottile linea rossa tra l'ipersensibilità figlia del pregiudizio ideologico e la panofobia più semplicemente definita 'paura di tutto'
La sottile linea rossa tra l'ipersensibilità figlia del pregiudizio ideologico e la panofobia più semplicemente definita 'paura di tutto'
Dal primo gennaio di quest'anno le calotte dei cassonetti Hera per il conferimento del rifiuto indifferenziato sono passate da 30 a 25 litri di capienza ma, denuncia Elia Cusinato (Pd), "le bollette emesse nel corso dell'anno 2025, vedono ancora i dati riferiti alla capacità di conferimento pari a 30 litri per ogni apertura di calotta, e non di 25 litri"
La ripartenza dei lavori, dopo la pausa estiva, della 5^ commissione consiliare del Comune di Ferrara è stata segnata dai toni sferzanti. L’argomento al centro del dibattito, ieri martedì 9 settembre, è stato l’adeguamento delle tariffe di concessione delle palestre comunali, che da questa stagione sportiva vengono riviste al rialzo
Nessuna intimidazione, Nessuna violazione della privacy. Nessun vile atto. Come era facilmente immaginabile, le barchette di carta “inneggianti” alla liberazione della Palestina non avevano alcun contenuto facinoroso. E non erano un messaggio di avvertimento all'assessora leghista del Comune di Ferrara Cristina Coletti
Parla di "modalità inadeguate" La Comune di Ferrara, rappresentata in Consiglio comunale da Anna Zonari, nel riferirsi alla procedura di co-programmazione dei Piani di Zona 2025 avvitati lo scorso luglio
In un ballottaggio fortemente sbilanciato a destra, con Alan Fabbri che deve raccogliere solo l’1,54% dei voti per raggiungere la quota del 50%, per il suo rivale di centrosinistra Aldo Modonesi saranno indispensabili tutti gli aiuti esterni per avere una speranza di vittoria. Ecco quindi che, preso atto del ‘rompete le righe’ di Tommaso Mantovani agli elettori del Movimento 5 Stelle (che non supporterà alcun candidato al ballottaggio), diventa più che mai indispensabile il pieno appoggio delle altre coalizioni e liste in corsa al primo turno, a partire da quelle che sostenevano Roberta Fusari e Alberto Bova, che hanno raccolto complessivamente il 10,99% (rispettivamente l’8,63% e il 2,33%) dei voti.
Un ‘tesoretto’ che sommato al 31,75% della coalizione di centrosinistra porterebbe Modonesi al 43,74%: a quasi cinque punti dal 48,44 di Fabbri ma comunque in corsa per una complicatissima ma possibile rimonta. Ma cosa ne pensano i diretti interessati, Fusari e Bova? Entrambi non nascondo che l’alleanza al ballottaggio è molto probabile ed è uno degli argomenti all’ordine del giorno (come del resto era preventivabile già alla vigilia del voto), ma che sarà una decisione che verrà presa collettivamente durante gli incontri di questi giorni.
Il più prudente da questo punto di vista è Bova, che non esclude neppure un possibile, per quanto improbabile, apparentamento con la coalizione di centrodestra. L’ex candidato spiega infatti che a far la differenza sarà l’accordo su alcuni “punti chiave” del programma presentato da Italia in Comune e Ferrara Concreta. Quattro in particolare: nessuna tassa comunale per i primi cinque anni ai nuovi insediamenti produttivi; rimborso della Tari per le attività fuori dal centro con fatturati inferiori a 100mila euro (e anche dell’Imu per chi è sotto i 50mila euro); eliminare le liste d’attesa negli asili attraverso nuovi posti o convenzioni con le strutture private; e infine un bonus per le famiglie a basso Isee per l’iscrizione dei figli a squadre e corsi sportivi.
“Ovviamente non possiamo imporre tutto il nostro programma a un’altra coalizione – spiega Bova -, ma questi sono punti sui quali non deroghiamo, perché riteniamo che siano le cose più importanti per rilanciare la città economicamente e socialmente. Se uno dei due candidati si impegnerà a portarli avanti lo appoggeremo”. E se entrambi dovessero sottoscrivere quelle proposte? “Allora, per coerenza rispetto al mio percorso politico di questi ultimi anni, la mia proposta sarà di appoggiare la coalizione di centrosinistra, ma questa è la mia posizione personale e non posso parlare a nome del nostro gruppo. Di certo tutti noi crediamo che la politica, in particolare a livello locale, debba concentrarsi sul ‘fare’, quindi appoggeremo chi si impegna maggiormente a realizzare le nostre proposte, che sia di destra o di sinistra”.
Per le liste a supporto di Roberta Fusari (Azione Civica, Coalizione Civica e + Europa), la scelta è invece tra appoggiare Modonesi o non appoggiare alcun candidato, visto che possiamo escludere a priori qualunque accostamento ad Alan Fabbri. L’attuale assessore all’urbanistica ribalta però la prospettiva e, più che ragionare sulle alleanze formali, invita Modonesi ad abbracciare le proposte della sua coalizione: “Più che di un appoggio ufficiale al ballottaggio parlerei di una condivisione di contenuti – spiega Fusari -: non diciamo ai nostri elettori di votare per Modonesi, ma a Modonesi di portare avanti quelle proposte che hanno convinto tanti ferraresi a sostenerci. In ogni caso discuteremo volentieri con Modonesi, ma sono questioni su cui stiamo ragionando e questa sera ci sarà un incontro con gli attivisti delle tre liste per discuterne”.
Per quanto riguarda i punti più importanti del proprio programma da portare avanti, Fusari elenca tre tematiche: “Le nostre priorità sono l’ambiente, il lavoro e la partecipazione popolare: sono i punti che secondo noi devono essere portati avanti con più decisione, anche perché hanno raccolto molto consenso tra i nostri elettori”. E sull’esito delle elezioni la candidata, pur non avendo raggiunto il ballottaggio, tracia un bilancio positivo: “Siamo molto felici del nostro 8,5%, che ci ha portato a essere la terza forza, anche davanti al Movimento 5 Stelle, che pensavamo raccogliesse più voti. Costruire una coalizione con gli scarsi mezzi che avevamo non era facile, ma abbiamo costruito un progetto solido e un rapporto diretto con le persone che continueremo a portare avanti”.
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