Politica
3 Maggio 2019
Cgil, Cisl e Uil invitano i candidati al convegno per "governare il cambiamento" con l'approccio metodologico del centro studi Ires

I sindacati ai futuri sindaci: “Li pungoleremo per trasformare gli slogan in realtà”

di Elisa Fornasini | 3 min

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“Non abbiamo l’ambizione di sostituirci all’amministrazione ma abbiamo la presunzione di dare spunti alla politica che oggi, tranne qualche rara eccezione, non sta facendo delle proposte ma a gara a chi fa la voce più grossa per accaparrarsi qualche voto”. Bastano le parole di Massimo Zanirato, segretario generale Uil, per capire il ruolo che vogliono avere i sindacati alla prossima tornata elettorale del 26 maggio.

Un “ruolo di pungolo” per incalzare i sindaci della provincia estense e i candidati nei 13 Comuni che andranno al voto a “fare di più, indipendente dai colori politici, per tradurre gli slogan della campagna elettorale, che non appassiona noi né la gente, in atti amministrativi concreti”.

E lo chiederà al convegno “Galleggiare sulla crisi o governare il cambiamento? Lavoro, economia e società: leggere le tendenze per orientare le politiche” organizzato da Cgil, Cisl e Uil per mercoledì 8 maggio, dalle 9.45 alle 12, all’hotel Carlton a cui interverranno anche Giuliano Guietti e Gianluca de Angelis, rispettivamente presidente e ricercatore Ires Emilia Romagna, e l’assessore regionale Patrizio Bianchi.

L’obiettivo dell’iniziativa, come spiegato dalla segretaria generale Cisl Bruna Barberis, è “prendere in esame l’intero territorio provinciale per fotografare la situazione delle realtà economiche e produttive della provincia e, da qui, presentare le proposte sindacali per il futuro perché è impensabile che la città di Ferrara possa farcela da sola se la provincia rimane fanalino di coda a livello economico e occupazionale”.

Per un cambio di passo, secondo le segreterie confederali in maniera unitaria, “bisogna passare dalle suggestioni a un approccio metodologico più utile per affrontare i problemi – spiega Cristiano Zagatti, segretario generale Cgil – come quello offerto dal centro studi Ires (Istituto Ricerche Economiche e Sociali, ndr), un osservatorio autorevole che illustrerà dati oggettivi da cui partire per dare utili strumenti a chi si candida ad amministrare i tredici Comuni che andranno al voto”.

Le questioni che verranno affrontare al tavolo sono “ormai consuetudine” constatano i sindacalisti: dal quadro demografico, “problema prioritario della provincia”, al contesto economico produttivo locale con approfondimenti sul valore della produzione e dell’esportazione ferrarese, sulla demografia di impresa e sul mercato del lavoro che passa da occupazione-disoccupazione e dinamica dei redditi.

“Sarà un punto di congiunzione e confronto per tutti gli amministratori – è l’invito rivolto da Cgil, Cisl e Uil ai sindaci e aspiranti tali – perché il venir meno dell’ente Provincia ha determinato un isolamento di relazioni tra amministrazioni che porta – ma questo viene detto fuori dai denti – a un gap tra la macchina amministrativa di Ferrara e quella del resto della provincia”.

La preoccupazione c’è, “ma non intendiamo abdicare al nostro ruolo – pungola Barberis -: da dicembre 2017, quando è uscita la piattaforma del patto per il lavoro, abbiamo deciso di occuparci di politica a 360° e continueremo a sfidare la politica per rappresentare la collettività”.

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