Economia e Lavoro
24 Aprile 2019
I lavoratori e il sindacato Adl Cobas chiedono il mantenimento degli accordi precedenti e l'applicazione del nuovo contratto nazionale

Facchini in sciopero al petrolchimico: “Col cambio di appalto peggiorate le condizioni di lavoro”

di Ruggero Veronese | 2 min

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“È passato un mese dal cambio di appalto, ma non abbiamo ancora potuto incontrare le aziende: non sappiamo neanche come sarà la nostra busta paga di aprile. Lavoriamo qui da 14 anni e ogni volta che cambia l’appalto, diventa sempre un po’ più difficile lavorare”. È una situazione di totale incertezza quella descritta dai circa 140 lavoratori della cooperativa Ageste, che un mese fa si è aggiudicata l’appalto (di cui è capofila Idealservice) per le mansioni di logistica e facchinaggio nel centro Eni – Versalis al petrolchimico ferrarese.

Da un mese infatti i lavoratori e i sindacalisti di Adl Cobas lamentano l’impossibilità di avere un confronto a un tavolo con le cooperative subentrate all’appalto, che hanno preso in carico i dipendenti della vecchia gestione. Durante la quale i sindacati erano riusciti a raggiungere diversi obiettivi richiesti dai lavoratori, come le maggiorazioni alla paga durante i turni notturni e l’applicazione del contratto collettivo nazionale del 2015, oltre all’impegno della precedente azienda di iniziare ad applicare dall’aprile di quest’anno le disposizioni del contratto nazionale siglato nel 2019. Risultati che però ora ripiombano nell’incertezza, visto che le nuove cooperative hanno preannunciato la volontà di non rispettare l’accordo del vecchio gestore e le centrali cooperative, non avendo firmato l’accordo sul contratto collettivo, non sono obbligate ad applicarlo.

Cobas e lavoratori hanno quindi proclamato uno sciopero di due ore per turno, che si è svolto mercoledì mattina, per chiedere ad Ageste e Idealservice di chiarire la propria posizione e di venire incontro alle richieste dei dipendenti, in particolare l’applicazione dell’ultimo contratto collettivo, il mantenimento dei livelli di anzianità dal precedente appalto e delle maggiorazioni ottenute nell’agosto del 2017, l’integrazione per malattia e infortunio (ora garantita solo per la parte prevista dall’Inps) e i buoni pasto giornalieri.

Le cooperative non avevano accettato di incontrare i rappresentanti di Adl Cobas all’incontro del 15 aprile, e di fronte al diniego il sindacato ha chiesto alla prefettura, che era stato programmato proprio per questo mercoledì. È stato quando Ageste e Idealservice l’hanno fatto slittare al 29 aprile che il sindacato ha proclamato lo sciopero. “A distanza di un mese dal cambio di appalto – affermano Cecilia Moraro e Stefano Re di Adl Cobas – non c’è ancora un’apertura verso le richieste dei lavoratori, questo non è accettabile. I lavoratori dell’appalto Versalis hanno già dato molto negli ultimi anni e ora vogliono risposte chiare e condizioni di lavoro migliori”.

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