Cronaca
14 Marzo 2019
A processo per illecita influenza sull’assemblea Mirco Rubbi e Paola Coluzzi, entrambi ex presidente e segretario della cooperativa

Falsi verbali alle Coccinelle, a ottobre verranno sentiti i testimoni

di Daniele Oppo | 2 min

Leggi anche

Biometano via Frattina. Residenti in allarme

Il futuro energetico è al centro di un acceso dibattito, con i residenti di via Frattina in allarme per la potenziale trasformazione della centrale esistente da biogas a biometano. Una prospettiva che, come già discusso nel contesto ferrarese per le implicazioni legate all'eccessiva concentrazione di impianti, solleva ora forti timori a livello locale per la qualità della vita e l'impatto ambientale

Inizierà il 2 ottobre  la fase istruttoria del processo che vede imputati per illecita influenza nell’assemblea societaria Mirco Rubbi, negli anni presidente e segretario della coop Acli Coccinelle, e Paola Coluzzi, anche lei presidente e segretaria e, insieme al marito Aldo Modonesi, tra i fondatori della cooperativa.

L’udienza si preannuncia lunga visto che il collegio giudicante, nell’udienza filtro di mercoledì mattina, ha deciso di sentire tutti i testimoni delle parti, nove in tutto.

Sia Coluzzi che Rubbi sono accusati di aver redatto dei verbali falsi sia nel 2010 e poi nel 2012, in cui veniva attestata la presenza in assemblea di Valentina Marini, nonché la sua accettazione (e poi il rinnovo) della carica di consigliere d’amministrazione della coop. Secondo la procura tutto ciò, in realtà, non sarebbe mai avvenuto. Il processo nasce dalla denuncia dalla Marini stessa (costituitasi parte civile) che nel 2015 denunciò l’irregolarità dei verbali.

Secondo la procura tali operazioni servirono a Rubbi (che ha disconosciuto la propria firma nel verbale del 2012 e che presenterà una consulenza grafologica sul punto) e Coluzzi per garantirsi la maggioranza e, dunque, la possibilità di prendere in autonomia le decisioni per Le Coccinelle. La difesa di Coluzzi (avvocato Riccardo Caniato) ha rigettato questa interpretazione e, dunque, l’accusa, sostenendo che la Marini sapesse perfettamente di essere nel Cda e di aver partecipato alle sue assemblee. In ogni caso, sempre per la difesa, non vi sarebbe stato alcun profitto (richiesto dalla norma per configurare il reato contestato) né per gli imputati, né per la coop.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com