Festa dell’Unità, prima serata con de Pascale
Inizierà domani sera (venerdì 12 settembre) la Festa dell'Unità al baluardo di Santa Maria della Fortezza di viale IV Novembre
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Intervento di Paolo Calvano (Pd): "Gaza, situazione umanitaria insostenibile. La maggioranza in Regione chiede al Governo stop vendite armi e condanna evacuazioni forzate"
Intervento del vicesindaco di Ferrara Alessandro Balboni: "Il dibattito politico si sta progressivamente esasperando non solo nei toni, ma anche nella delegittimazione e disumanizzazione dell'avversario"
Prevenzione, mediazione culturale e gestione partecipata degli spazi pubblici con l’obiettivo di una maggiore sicurezza. Via libera della giunta regionale all’accordo di programma con il Comune di Ferrara per la realizzazione del progetto “Ferrara vivibile e sicura”. Investimento totale 298mila euro
A poco più di un mese dalla conclusione dei lavori di manutenzione della rotatoria di piazzale San Giovanni, la questione finisce in Consiglio comunale. Il gruppo consiliare La Comune di Ferrara ha presentato un’interrogazione rivolta al sindaco e alla giunta per chiedere chiarimenti sulla qualità dell’intervento, costato 350mila euro alle casse comunali
Il problema del polo civico è che non era un reale polo civico, e al suo interno i discorsi su candidature e legami politici hanno preso presto il sopravvento sulle vere proposte elettorali. È questo il senso del discorso del candidato sindaco della lista ScelgoFe Giorgio Ferroni, che il giorno successivo alla sua decisione di uscire dall’alleanza con Roberta Fusari, Piero Giubelli e i ‘pizzarottiani’ di Italia in Comune ha incontrato la stampa per fornire “una doverosa spiegazione” dei motivi della rottura.
“Non dormivo così sereno da prima di candidarmi: mi sono liberato di un peso” è la battuta iniziale di Ferroni prima di iniziare a descrivere quello che secondo lui è uno stallo interno al polo: “Quando abbiamo fatto le prime riunioni del polo civico – afferma – mi era già venuto qualche dubbio sull’operazione, perchè non si voleva esplicitare chi sarebbe stato il candidato sindaco. Io mi ritengo un civico e non avrei mai accettato un candidato di un partito politico. Ho dato più volte la disponibilità a fare un passo indietro, ma non hanno voluto convergere su un candidato che non fosse espressione di un partito”.
Il candidato non si sottrae alla richiesta di maggiori dettagli e sostiene che il problema principale dal suo punto di vista avrebbe un nome e un cognome: Alberto Bova, il leader ferrarese di Italia in Comune. “Anche se all’interno della coalizione, Ferrara in Comune è un partito, quindi non poteva essere Bova o un’altra persona ricollegabile a un partito il candidato sindaco. Durante le riunioni ho anche accettato di fare un passo indietro e ho proposto di candidare Roberta (Fusari, ndr) o Piero (Giubelli, ndr), ma non ho avuto risposta. C’è stato uno stallo e io non posso andare avanti così e, anche prescindendo dal discorso del candidato, ad aprile bisogna presentare le liste e c’erano aspetti pratici e organizzativi che non si riuscivano a chiarire, ad esempio se presentarci come liste diverse o unificate e dove individuare la sede elettorale”.
Il retroscena di Ferroni potrebbe implicare che Fusari e Giubelli sono indirizzati a convergere su Bova e Italia in Comune per la scelta del candidato sindaco, o che sono ancora impegnati nella decisione? Ferroni non può confermare queste interpretazioni: “Questo dovete chiederlo a loro – afferma il candidato, che aggiunge di essere contrario anche all’apertura di Fusari verso altri candidati civici uscenti -. Personalmente, sento di uscire da questa esperienza più forte, determinato e con la voglia di continuare il mio percorso, sperando di riuscire a far riappassionare i giovani alla politica e a lanciare qualcosa che non sia un progetto a breve termine ma destinato a durare in futuro. In queste due settimane abbiamo dovuto sospendere tutte le nostre attività e non ho potuto presentare il programma, in attesa di trovare le convergenze con gli altri, ma ora che mi sono liberato da questo peso mi impegno a presentare il mio programma entro dieci giorni, oltre alle altre persone che saranno presenti nella lista e che sono coinvolte nel progetto”.
L’obiettivo di Ferroni è ora quello di presentarsi alla città come “l’unica vera lista civica”, respingendo ogni discorso su legami e contatti politici. “Non mi piaceva essere considerato una stampella anti-Fabbri e non tollero quando mi chiedono se mi candido contro la Lega o contro il Pd: quando una persona si candida lo deve fare perchè ha un progetto per la città e non per una questione di simpatie politiche. Un’alleanza con Firrincieli? Mi è stato proposto di trovare una convergenza con lui e ho declinato, ma prima l’ho voluto incontrare e conoscere”.
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