Attualità
7 Marzo 2019
Presenze inferiori alle aspettative per Poste e Caf soprattutto a Ferrara e Comacchio, l'affluenza maggiore a Cento. In provincia sono circa 4mila gli Isee che potrebbero fare richiesta

Reddito di cittadinanza, una tiepida accoglienza: a Ferrara niente code agli sportelli

di Ruggero Veronese | 5 min

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Chi temeva un assalto su ampia scala a Caf e uffici postali resterà deluso: il primo giorno valido per le richieste del reddito di cittadinanza ha visto una reazione piuttosto tiepida nella provincia estense. Decisamente inferiore alle aspettative a Ferrara e Comacchio, mentre la calca maggiore si è vista ai Caf e alle poste di Cento.

“Le richieste arriveranno nelle prossime settimane – afferma un’addetta allo sportello delle Poste Centrali -, perché molte persone non sapevano che oggi era il primo giorno per inviarle, mentre altre stanno ancora preparando la loro documentazione o si stanno muovendo privatamente o attraverso i Caf”. Per ottenere il reddito, d’altra parte, per adesso non c’è alcuna fretta: il decreto legge che regolerà la sua erogazione deve ancora essere approvato e tutte le domande inviate all’Inps resteranno in stand-by almeno fino al 20 aprile, quando l’istituto di previdenza inizierà a valutarle.

E infatti il lavoro maggiore per adesso non è quello che si sta facendo agli sportelli, ma nel ‘retrobottega’ di uffici postali e Caf che stanno preparando le domande per i redditi, in base alla documentazione in loro possesso e in previsione di quelli che dovrebbero essere (il condizionale è d’obbligo) i criteri del decreto legge atteso per i prossimi giorni. Lo spiega anche il dirigente di Teorema (il Caf della Cgil di Ferrara) Ennio Santolini, che nelle ultime settimane si è occupato di organizzare il lavoro in vista di questa data: “In effetti stamattina non c’erano molte persone per il reddito di cittadinanza, ma abbiamo appuntamenti già fissati dall’inizio della prossima settimana, perché abbiamo fatto la scelta di creare un filtro per chi richiede la prestazione, attraverso interviste preliminari. In questo modo possiamo conoscere le singole situazioni e disporre già dei dati che servono per inviare la domanda, come la certificazione dell’Isee. Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto circa 400 domande e stamattina abbiamo lavorato su un’altra cinquantina”. Secondo Santolini, in provincia di Ferrara sono poco più di 4mila gli Isee inferiori a 9.360 euro (la soglia del reddito di cittadinanza), e di questi circa il 30-40% potrebbe non avere i requisiti per accedere al sussidio, perchè titolari di partecipazioni societarie, proprietà immobiliari o mezzi di lusso o di grossa cilindrata. “Per il reddito di cittadinanza quindi parliamo di una platea che a mio parere si aggirerà intorno alle 2.800 – 3.000 persone”.

Ma come stanno gestendo i Caf questa situazione? “Ci sta mettendo un po’ in difficoltà – spiega il dirigente di Teorema -, perchè questa campagna entra in campo proprio nel momento in cui il personale dei Caf è impegnato anche con le dichiarazioni dei redditi, gli Isee, i Red per i pensionati e le pratiche per le invalidità civili, quindi siamo effettivamente molto carichi. Con una modulistica complessa come quella per il reddito di cittadinanza non si può nemmeno ricollocare del personale, che richiederebbe una formazione specifica. Il problema è che la nostra funzione finisce quando inviamo le richieste all’Inps, che poi contatterà privatamente chi ha diritto al reddito, è che la legge è ancora passibile di modifica, quindi alcune cose che noi diamo per scontato potrebbero ancora cambiare. Insomma, visto che questa prestazione sta destando molte aspettative nelle persone, non vorrei che fossimo noi a dover rispondere alle delusioni se il governo non riuscisse a portare a termine l’operazione nel modo in cui era stata annunciata”.

CENTO. Più movimentata invece la situazione a Cento, che ha visto un notevole afflusso soprattutto nelle prime ore della mattina allo sportello postale di via fratelli Rosselli, che ha adottato in misura facoltativa, come in tutta Italia, il servizio di vigilanza, e l’affissione di cartelli con cui si annuncia l’eventualità di presentazione della domanda in ordine alfabetico. Presi d’assalto, oltre agli uffici postali, sono stati principalmente i centri d’assistenza fiscale del territorio.

Tra questi, il Caf Cna Ferrara servizi e informatica di via Ferrarese 52, che già da metà febbraio ha ricevuto le prime domande, e solo stamattina conta una stima di una quindicina di persone che si sono mobilitate per richiedere il reddito, principalmente telefonicamente, ed Enasco-Ascom di via Matteotti, che conta già una richiesta, mentre in altri centri di assistenza fiscale non è ancora partito il programma.

Ondata massiccia anche da Cisl di via Ferrarese 23/1 che, riferisce il responsabile Walter Chessa, stima 158 persone già calendarizzate sulle 290 previste dall’ufficio dell’area centese, di cui 60 solo a partire dalle 9 di questa mattina, già in coda ancora prima dell’apertura dell’ufficio. Per ciascuna di esse, spiega, “sono stati già programmati appuntamenti precisi per snellire le pratiche in tempi celeri”, garantiti anche da un programma di intervento sulla formazione e sull’implementazione dell’organico, con tempi di lavoro full-time piuttosto che part-time, al fine di gestire al meglio l’emergenza reddito di cittadinanza e contenere eventuali disfunzioni. Il problema principale, “nonostante il servizio efficiente e professionale messo in campo”, dichiara, “è che sulle 60 persone che oggi hanno fatto richiesta più di 30 erano sprovviste di Isee”.

Il periodo di presentazione delle domande, per essere inseriti nel programma dal mese di aprile, è compreso tra il 6 e il 31 marzo: per i cittadini in possesso dei requisiti, sarà possibile presentare la domanda a Poste italiane e Caf convenzionati ma anche online, presentando il modulo di domanda Inps sul sito ufficiale previa autenticazione tramite Spid.

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