Naomo sul palco. Il Comune non c’entra
"Come consigliere comunale ma anche come cittadino, mi aspetto una qualche spiegazione poichè è fuori discussione l’altissimo valore simbolico ed istituzionale di quell’evento"
"Come consigliere comunale ma anche come cittadino, mi aspetto una qualche spiegazione poichè è fuori discussione l’altissimo valore simbolico ed istituzionale di quell’evento"
Le forze di opposizione del Consiglio comunale di Ferrara - La Comune, Movimento 5 Stelle, Lista Civica Anselmo Sindaco e Partito Democratico - hanno presentato un ordine del giorno che invita l’Amministrazione a condannare le “gravi violazioni del diritto internazionale da parte di Israele” e ad adottare misure concrete a sostegno del popolo palestinese
“Ferrara, le donne e la città” organizza per venerdì 20 giugno 2025, alle ore 17, 30, presso la Sala Della Musica, via Boccaleone 19, un incontro pubblico per illustrare alla cittadinanza i risultati della prima parte di una ricerca effettuata su due quartieri della città Arianuova - Giardino e Krasnodar nell’ambito del progetto WWW. Women’s Wise Walkshop. Dal vivere gli spazi al progettare i luoghi
Il consigliere comunale Fabio Anselmo ha presentato un question time formale sollevando interrogativi sulla presenza dell’ex vicesindaco Nicola Lodi nella tribuna delle autorità durante la cerimonia del 5 giugno scorso dedicata alla Giornata Nazionale dell’Arma dei Carabinieri
Una nuova segnalazione solleva l’attenzione sul tema del disturbo acustico notturno in centro a Ferrara. A farla è l’ingegner Francesco Rendine, capogruppo in Consiglio comunale della lista civica Alan Fabbri Sindaco
Sale la tensione tra il sindaco Tiziano Tagliani e il ministro alla cultura Alberto Bonisoli, dopo l’incontro ‘chiarificatore’ (almeno nelle intenzioni iniziali) che si è svolto a Roma per discutere del progetto di riqualificazione del Palazzo dei Diamanti, ormai un caso nazionale dopo l’appello per impedire l’opera lanciato da Vittorio Sgarbi.
Nonostante la compostezza ed eleganza delle comunicazioni ufficiali, è infatti piuttosto chiaro che il colloquio tra sindaco e ministro non ha portato le rassicurazioni che Tagliani sperava. Anzi: al momento il progetto è più in bilico che mai. Appeso a quello che sarà il parere del direttore generale della sezione Archivi del ministero, Gino Famiglietti, che dovrà arrivare entro domani (venerdì 18 gennaio) e a cui la Sovrintendenza di Ferrara sarà obbligata ad adeguarsi. E ora il sindaco non esclude di procedere per vie legali in difesa dell’opera.
“Il sindaco – è la comunicazione ufficiale del Comune – ha illustrato al Ministro le caratteristiche salienti del progetto, sottolineando in particolare il carattere di reversibilità e congruità del padiglione esterno con gli intenti di tutela e valorizzazione dell’edificio. Il ministro Bonisoli ha assicurato che le decisioni della struttura ministeriale non sono assolutamente influenzate dalle recenti polemiche e dalle manifestazioni di opposti indirizzi evocate da petizioni, articoli di stampa e prese di posizione di varia natura. Tuttavia, il Ministro ha anticipato al Sindaco che oggi perverrà da parte del direttore generale dott. Gino Famiglietti, indirizzato alla competente soprintendente dott.ssa Cristina Ambrosini, un atto di orientamento al quale la soprintendente dovrà conformare il proprio parere”.
Una posizione, quella del ministro, che secondo Tagliani contiene qualche contraddizione: in primis riguardo le tempistiche delle procedure ministeriali. Infatti Bonisoli, pur dichiarandosi libero da influenze dovute alle recenti polemiche, di fatto ha deciso di interessarsi al caso solo negli ultimi giorni e l’intervento decisivo di Famiglietti, da cui dipenderà la sopravvivenza del progetto, è stato richiesto dal ministero a quasi due anni dal lancio della gara, dopo il clamore suscitato dall’iniziativa di Sgarbi.
La comunicazione di Tagliani rimane su toni istituzionali, ma lascia trasparire che le posizioni del Comune e del ministero, ad oggi, sono molto distanti. “Il Sindaco, rammentando che proprio domani, venerdì 18 gennaio 2019, scadono i termini previsti dalla legge per l’espressione del parere da parte della Soprintendente, si riserva di valutare nel merito gli atti e di trarne tutte le conseguenze, comprese quelle di natura legale. Giudica comunque singolare che un atto di orientamento del direttore generale giunga letteralmente all’ultimo minuto dopo quasi due anni dall’inizio della procedura che, ricorda, era stata istruita d’intesa con la Soprintendenza”.
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