Politica
22 Dicembre 2018
Parola agli assessori. Modonesi: "Manca solo il taglio del nastro della metro di superficie, sfido a fare di meglio". Ferri: "Abbandoni di rifiuti costati 500mila euro"

Bilancio di fine anno, la giunta presenta la sua “buona amministrazione”

di Elisa Fornasini | 6 min

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Dal primo gennaio di quest'anno le calotte dei cassonetti Hera per il conferimento del rifiuto indifferenziato sono passate da 30 a 25 litri di capienza ma, denuncia Elia Cusinato (Pd), "le bollette emesse nel corso dell'anno 2025, vedono ancora i dati riferiti alla capacità di conferimento pari a 30 litri per ogni apertura di calotta, e non di 25 litri"

Palestra più cara, scontro frontale in Commissione

La ripartenza dei lavori, dopo la pausa estiva, della 5^ commissione consiliare del Comune di Ferrara è stata segnata dai toni sferzanti. L’argomento al centro del dibattito, ieri martedì 9 settembre, è stato l’adeguamento delle tariffe di concessione delle palestre comunali, che da questa stagione sportiva vengono riviste al rialzo

“Abbiamo investito sul futuro di questa città senza ipotecare il futuro dei ferraresi: sono risultati che non si improvvisano ma che si ottengono con il lavoro di squadra. Sono convinto che la serietà della buona amministrazione tornerà di moda e passeranno di moda tweet, felpe, proclami e ciaoni”.

È con l’intervento di Aldo Modonesi – che risponde implicitamente alle accuse mosse dall’opposizione durante la discussione in consiglio comunale sul bilancio di previsione perché “dire che non c’è una visione sulla città è una balla” – che passiamo in rassegna le relazioni dei singoli assessori in occasione del bilancio di fine anno.

Aldo Modonesi. “Faremo una mostra di tutti i nastri delle inaugurazioni usati in questi anni” scherza l’assessore ai Lavori Pubblici, a cui “manca solo un taglio del nastro, quello per la partenza del cantiere della metropolitana di superficie. Per il resto abbiamo fatto tutto il possibile“.

“Sfido maggioranza e opposizione a trovare un altro capoluogo che abbia aperto quattro scuole, tre parcheggi, tre piazze, una tangenziale, uno stadio, un ospedale, 180 alloggi di edilizia pubblica, che abbia raddoppiato le piste ciclabili, tolto il prefisso ex a tanti contenitori chiusi da decenni come Palaspecchi, ex Mof, Porta Paola e Casa Niccolini e che abbia seguito centinaia di cantieri post sisma che vedono Ferrara, insieme a Carpi e Terre del Reno, tra i Comuni con le migliori performance di ricostruzione, a quota 70% di interventi conclusi, in corso o appaltati per un totale di 50 milioni. Complessivamente abbiamo investito 250 milioni in 4 anni, coperti da mutui solo per 6,5 milioni: il resto deriva da contributi regionali, statali, europei e da un buon lavoro sull’avanzo comunale”.

Caterina Ferri. “Ho stravolto la vita dei ferraresi per la raccolta differenziata ma li ringrazio perché ci hanno permesso di raggiungere il primato dell’87% in Italia” annuncia l’assessore all’Ambiente. “Anche nel 2019 il costo del servizio calerà di 600mila euro: ci sarebbe piaciuto abbassare ancora di più la tariffa ma gli abbandoni di rifiuti ci sono costati 500mila euro per finanziare 15 squadre di raccolta. Entro febbraio aprirà lo sportello Hera in centro richiesto da associazioni di categoria e cittadini perché è difficile raggiungere la sede di via Diana, ma bisognerà incrementare le risorse su videosorveglianza e decoro per superare le 90 sanzioni comminate quest’anno”. E i contestati conferimenti? “A ottobre ci risulta che sia stato usato meno del 70% degli svuotamenti concessi, ancora meglio fanno i single che hanno sfruttato la metà dei loro 36 svuotamenti”.

Tra i cavalli di battaglia, Ferri elenca la “demolizione dell’inceneritore di via Conchetta, la sottoscrizione di un accordo per demolire la centrale termoelettrica Ct1 al petrolchimico, l’inaugurazione dell’impianto Versalis con un investimento senza precedenti di 250 milioni, la vittoria della causa contro Solvay che si accolla i costi di bonifica del quadrante est e la positiva risoluzione della crisi Vinyloop per salvaguardare e incrementare i posti di lavoro”. E sui tassi di occupazione, “la provincia non dà risultati importanti ma il capoluogo è ai vertici rispetto alle medie regionali e nazionali”.

Massimo Maisto. “Il mondo della cultura ha fatto un grande salto di qualità e managerialità” assicura il vicesindaco e assessore alla Cultura che lancia lo slogan “meno debiti, più servizi” per spiegare come “ci siano più iniziative di prima nonostante i tagli, grazie alla logica virtuosa dell’autofinanziamento attraverso risorse private o sponsor”. Un aggiunta anche per i “luoghi di cultura che sono aumentati negli ultimi 10 anni, e non parlo del Meis e delle nuove biblioteche ma di Grisù, Wunderkammer, Centro Slavich e nuova sede della banda filarmonica Ariosto”.

Roberta Fusari. “Avevamo promesso di promuovere la rigenerazione urbana con risorse fuori bilancio e l’abbiamo fatto” commenta l’assessora all’Urbanistica che cita l’ultimo bando da 1,5 milioni sul parcheggio multipiano dell’area ex Mof, il piano periferie da 18 milioni, “congelato nella legge di bilancio anche se noi siamo pronti con i progetti per andare all’appalto” e ovviamente il fondo da 43 milioni per il comparto del Palaspecchi. “Alla fine il monte di investimenti pubblici e privati è di 64 milioni, vado fiera non solo dei grandi cantieri ma anche delle piccole cose”, tra cui il “confronto coi cittadini attraverso l’Urban Center: vinta la sfida della partecipazione pubblica con una rete di oltre 60 comunità attive su tutto il territorio comunale”.

Cristina Corazzari. “Si discuteva se chiudere le scuole o meno e invece abbiamo compiuto una grande ristrutturazione dei servizi per l’infanzia” afferma l’assessora all’Istruzione, che si concentra su “raggiungimento della percentuale europea per i nidi, attraverso la gestione diretta e indiretta, rafforzamento del sistema integrato 0-6 anni prima della legge, bando delle mense biologiche, diritto allo studio e abbassamento delle rette di quasi tutti i servizi educativi e delle mense”.

Chiara Sapigni. “Sul sociale c’è sempre bisogno di investire, non solo Asp per i servizi ed Erp per le abitazioni” puntualizza l’assessora alla Sanità e Servizi alla Persona che va particolarmente fiera del “patrimonio di alloggi popolari che ha retto gli anni della crisi non lasciando nessuno in strada e dell’emporio solidale Il Mantello che è stato una risposta innovativa in questi anni di picco della povertà. Non era materialmente possibile risolvere i problemi di tutti ma abbiamo ricevuto ringraziamenti per aver ascoltato le persone”.

Roberto Serra. “Abbiamo lavorato sull’ampliamento del centro commerciale naturale e sulla ristrutturazione e valorizzazione di diversi immobili comunali in cambio di concessioni di lungo periodo alle associazioni” spiega l’assessore al Commercio, Patrimonio e Servizi Informatici che, pungolato sullo stato di avanzamento lavori all’ex Bazzi, azzarda una data di riapertura: “Il tecnico mi ha assicurato che finalmente il cantiere sta andando avanti, la fine dei lavori è prevista a metà marzo”.

Simone Merli. “Vado alla Spal ma non solo l’assessore alla Spal, anzi è la società di cui mi occupo di meno perché non ne ha bisogno tranne per i lavori allo stadio” specifica subito l’assessore allo Sport che intende puntare i riflettori sul “lavoro quotidiano con 250 associazioni sportive in oltre 100 impianti“, sulla “riqualificazione dell’impiantistica (riaperto dopo 20 anni il motovelodromo, in corso la copertura del pattinodromo, rifacimento dei campi scuola e delle palestre scolastiche, stiamo lavorando sulla cittadella dello sport) che ha ricevuto 1,2 milioni dalla Regione” e sulle politiche sociali: “Quando sono arrivato solo due discipline erano aperte alle disabilità, oggi sono 15 perché abbiamo cambiato impostazione”, anche “riducendo le tariffe del 50% per i giovani in difficoltà economica”.

Luca Vaccari. “Il mio è un lavoro principalmente di back office ma ho dovuto affrontare una riforma della contabilità ad alto impatto” conclude l’assessore al Bilancio che si concede come unico dato il “calo del debito, passato da 177 milioni a 80 milioni, senza utilizzare mutui ma solo l’avanzo di bilancio”.

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