Politica
11 Dicembre 2018
Il consigliere pentastellato cita il ministro Trenta e chiede all'amministrazione di sfruttare le risorse dell'esercito

Fochi: “Il Comune utilizzi i militari in ausiliaria messi a disposizione dal ministero”

di Ruggero Veronese | 2 min

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Claudio Fochi del M5S

Militari in ausiliaria a disposizione per il Comune di Ferrara: è questa la proposta del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Claudio Fochi, che coglie al balzo l’iniziativa del ministro della difesa Elisabetta Trenta che ha fatto pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale i nomi dei circa 5mila militari utilizzabili a costo zero dalle pubbliche amministrazioni per vari tipi di mansioni tecniche.

“Un Comune ha necessità di un ingegnere specializzato? Di un medico? Di un biologo? O di un informatico? – scrive Fochi -. Ebbene, da questo momento il sindaco o un suo delegato potranno contattare direttamente la direzione del personale militare, chiedere se tra le Forze Armate ci sono professionisti in ausiliaria residenti presso il Comune stesso e la Provincia e chiamarli in supporto dell’amministrazione per i cinque anni previsti!”.

“L’istituto dell’ausiliaria – come si legge sul sito del ministero e nell’ordine del giorno di Fochi – è, infatti, un periodo transitorio durante il quale il militare, in occasione della cessazione del rapporto permanente di impiego e, in alternativa, al congedo in riserva, può essere richiamato dalla Pubblica Amministrazione della sua provincia di residenza per un periodo di cinque anni. Questo senza alcun costo supplementare per la Pubblica Amministrazione, in quanto il militare in ausiliaria in quei cinque anni continua ad essere pagato dal Ministero della Difesa. Si tratta di uno strumento che è sempre esistito, ma che la Difesa, nei governi che si sono susseguiti fino ad oggi, non ha mai saputo mettere a disposizione dei Comuni o delle Regioni”.

“Un passo, questo, – sono le parole del ministro Trenta – per cui non chiediamo alcun applauso, poiché non solo rientra nei doveri del ministero che guido, ma soprattutto perché è coerente con quanto avanzato dal M5S il 30 luglio 2015 attraverso l’interrogazione parlamentare degli allora senatori Marton, Crimi e Santangelo. Allora ci chiedevamo perché questo strumento fosse disatteso. Oggi, al governo, lo abbiamo messo finalmente a sistema, andando a sostenere anche centinaia di Comuni che potranno dunque avvalersi di queste pregiate professionalità”.

“Non ci rimane che capire – conclude Fochi – se l’amministrazione comunale estense manifesterà la volontà politica di cogliere questa opportunità”.

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