Attualità
7 Settembre 2018
Tre youtuber cuneesi sono stati in trasferta tra Ferrara, Aguscello e Cona per rilevare la presenza di fenomeni soprannaturali

“Il fantasma del Castello Estense esiste”: parola del Paranormal Investigation Team

di Ruggero Veronese | 3 min

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“Il fantasma del Castello Estense esiste davvero”: parola del Paranormal Investigation Team (Pit), un trio di youtuber cuneesi specializzato nella ricerca di fenomeni soprannaturali, che circa tre settimane ha effettuato una serie di analisi e rivelazioni a Ferrara per scoprire se nella città estense si verificano eventi scientificamente inspiegabili.

Teatri della ricerca sono stati alcuni dei luoghi la cui fama è da sempre legata a racconti e avvenimenti violenti o avvolti dal mistero: il manicomio minorile di Aguscello, Villa Magnoni a Cona e le prigioni del Castello Estense. Ed è proprio tra le mura del principale monumento cittadino che Cristian, Paolo e Debora affermano di aver trovato le prove più concrete dell’esistenza di una presenza paranormale, legata secondo le loro ipotesi alla tragica storia di Ugo d’Este e della sua matrigna Parisina, fatti decapitare nel 1425 dal marchese Niccolò III (padre di Ugo e marito di Parisina) quando scoprì la loro relazione.

Ad accompagnare le ricerche del Pit è Simone Zagagnoni, blogger ferrarese che insieme ad Antonio Vaianella cura il canale divulgativo di Youtube ‘Habitat’, e che ha illustrato ai ragazzi le leggende e i racconti da cui traggono spunto le teorie sui fenomeni soprannaturali a Ferrara. Per compiere le proprie rilevazioni gli youtuber si sono affidati principalmente a telecamere termiche e rilevatori di campi elettromagnetici, oltre a cercare di comunicare a parole con le ‘presenze’ invitandole a fornire un segno della loro presenza.

Sull’accuratezza e la capacità ‘probatoria’ dei riscontri (potete trovare i video a fondo pagina) lasciamo il giudizio ai lettori, che molto probabilmente – esattamente come i follower del canale Pit – si divideranno tra chi ritiene credibili le dimostrazioni effettuate dai giovani cuneesi e tra chi è convinto che si tratti più che altro di ‘autosuggestioni’ legate ad avvenimenti casuali (ma ovviamente non manca chi accusa i ragazzi di suscitare ipotesi e sospetti nel pubblico grazie a un abile montaggio video).

Ma giudizi del pubblico a parte, secondo i membri del Pit le prove principali sulla presenza di un fantasma emergono nella cella di Parisina nei sotterranei del Castello Estense. In quel punto i ragazzi e Zagagnoni registrano macchie di calore sulle pareti grazie a un obiettivo termico, che ipotizzano essere impronte di mani lasciate da una presenza paranormale. Durante questa fase il rilevatore di campi elettromagnetici registra alcune variazioni, mentre al termine del secondo video si possono udire anche due lievi rumori che possono essere interpretati come lamenti in lontananza.

Altro momento interessante per gli appassionati del paranormale è quello che si verifica all’esterno della ‘villa stregata’ Magnoni, dove l’aneddoto racconta che quattro giovani si introdussero una notte negli anni ’80, ma furono terrorizzati e scacciati da un’anziana affacciata a una finestra. La presenza della signora all’interno dell’edificio era inspiegabile, visto che era già da decenni disabitato e abbandonato all’incuria. Nella precipitosa fuga in automobile i giovani ebbero un incidente e tre di loro morirono (questo, purtroppo, è l’unico dato veramente certo della vicenda): da allora la villa è stata murata negli accessi ed è oggetto di racconti e teorie paranormali sulla presenza di una strega o del suo fantasma. Una presenza con cui i tre cuneesi sostengono di aver comunicato di notte da una parte all’altra di una porta murata, grazie al rilevatore di campi elettromagnetici che registrava delle variazioni quando la ‘strega’ veniva invitata a dare un segno della sua esistenza. Quello che abbiamo descritto è quanto si può osservare dai video rilasciati dai giovani ‘investigatori del sovrannaturale’, che a prescindere dalle opinioni personali sulle loro ricerche sono stati protagonisti di un insolito modo di visitare Ferrara: il turismo del paranormale.

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