Enogastronomia
31 Luglio 2018
Dalla via Emilia in tutta Italia e oltreoceano il 4 agosto si festeggia Pellegrini Artusi con eventi, mostre e degustazioni

Una notte bianca per festeggiare Artusi, padre dell’enogastronomia italiana

di Tiziano Argazzi | 5 min

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Nell’anno del Cibo Italiano si è pensato di dedicare a Pellegrino Artusi, padre dell’enogastronomia italiana, anche una “Notte bianca” per valorizzare lo straordinario patrimonio nazionale.  Un tour che, nella notte di sabato 4 agosto, da Rimini a Piacenza passando per Bologna, attraverserà gran parte dell’Emilia Romagna e del Paese.

L’iniziativa, fortemente voluta dal Mibact e dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, è anche una “Notte tributo” a Pellegrino Artusi che  riconosce ed esalta il suo ruolo da perfetto testimonial della cucina italiana nel mondo. Artusi infatti con il ricettario “La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” aggregò, per la prima volta, la cucina italiana raccogliendo e sintetizzando le mille tradizioni locali esaltandone basi comuni e le diversità. Un completo  manuale del pensiero gastronomico artusiano, un vero e proprio best seller tradotto in moltissime lingue per chi ama o vuole conoscere la cultura italiana.

Non stupisce che sia l’Emilia-Romagna, tra le grandi locomotive italiane del comparto gastronomia, a rivendicare un forte ruolo: “Siamo la Regione che detiene il record italiano e europeo dei prodotti di eccellenza – ha sottolineato  l’assessore all’Agricoltura della Regione, Simona Caselli – ben 44 tra Dop ed Igp. Oltre a 393 specialità iscritte nell’elenco dei Prodotti agroalimentari tradizionali (Pat). Dalle paste fresche alla biscotteria artigianale, per finire con i formaggi e le carni. Il fatturato 2016 delle imprese emiliano-romagnole del circuito Dop-Igp è stato stimato in oltre 2,7 miliardi di euro e l’agroalimentare di qualità – ha proseguito l’assessore –  è il nostro biglietto da visita sui mercati internazionali. Insieme ad un ambasciatore della cucina italiana come Massimo Bottura, miglior chef al mondo, Casa Artusi, punto di riferimento internazionale per la cucina emiliano-romagnola e Parma città Unesco della Gastronomia”.

E che iniziative come la Notte Bianca del cibo siano un indicatore e un potente attrattore per lo sviluppo di un turismo attento e alla ricerca di nuovi interessi nel nome dell’identità territoriale e del buon vivere lo ha precisato Andrea Corsini,  titolare dell’Assessorato al Turismo dell’Emilia Romagna: “Il cibo è cultura e tradizione, legame col territorio e traino di promozione turistica. Non a caso la nostra Food Valley è indicata nelle motivazioni che hanno spinto una guida, come Lonely Planet, a incoronare l’Emilia-Romagna come prima meta Europea nel ‘Best in Europe 2018’ davanti a nazioni come Spagna e Olanda. Un segno ulteriore dell’attrattività delle nostre eccellenze enogastronomiche – ha continuato Corsini – ormai ampiamente conosciute e riconosciute fuori dai confini regionali e nazionali. Come dimostrano i dati dei flussi turistici sempre in crescita che a, fine 2017, hanno premiato le città e i territori della nostra regione con cifre record: presenze che hanno sfiorato i 57 milioni – 3,4 milioni in più rispetto al 2016”.

A partire dalla via Emilia, saranno tantissimi i luoghi coinvolti e gli eventi dedicati, a partire dai Musei del gusto fino all’Enoteca Regionale per arrivare ai ristoratori. Come è facile immaginare in regione sono tante le iniziative in programma, a cominciare da Forlimpopoli (città natale di Artusi) dove i sommelier aderenti all’Ais, la loro Associazione di rappresentanza,  presenteranno i migliori vini della regione nella terza tappa di “Tramonto DiVino”, iniziativa che promuove l’abbinamento vino-cibo. Dall’entroterra alla costa dove, il Grand Hotel di Rimini, ha deciso di celebrare Artusi con ricette tratte dal manuale e preparate dallo chef Claudio Di Bernardo. Con dimostrazioni di pasta tirata a mano dalle Mariette (una Associazione le cui socie sono impegnate nel preservare i valori della cucina casalinga) e una mostra di disegni sul cibo realizzati dal grande Federico Fellini.

Anche Fico Eataly World – il Parco del Cibo più grande del mondo a Bologna – festeggia l’evento nel migliore dei modi. Infatti, sabato 4 e domenica 5 agosto, nei punti ristoro di Fico si potranno assaggiare ricette tratte dal manuale best seller artusiano.

Anche “Destinazione Romagna” propone eventi gastronomici dalla costa Adriatica, alle colline dell’Appennino.

Poi vari Castelli del Ducato di Piacenza, Parma e Reggio (www.castellidelducato.it) propongono “Notturni stellati omaggiano la cucina dell’Artusi” con visite guidate, degustazioni, cene con menu a base di piatti dal ricettario artusiano e show cooking.

In provincia di Ferrara, a Voghiera, dal 3 al 5 agosto, nel Castello del Belriguardo è protagonista l’Aglio di Voghiera Dop. Immediatamente dopo la raccolta, ai visitatori viene offerta un’area enogastronomica di eccellenza, un mercato di sapori tipici, workshop e convegni tematici,  curati dal Consorzio Aglio di Voghiera Dop. Sempre in terra estense, anche Comacchio,  la “capitale dell’anguilla”, sabato 4 agosto partecipa all’evento di valorizzazione del patrimonio enogastronomico nazionale, con una serie di appuntamenti organizzati nell’ambito del “Comacchio SlowFest”. Per il programma completo delle iniziative in Emilia Romagna si può consultare il sito: http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it.

Come è noto la ‘Via Artusiana’ parte da Forlimpopoli ed arriva a Firenze in quanto la prima diede i natali al famoso gastronomo romagnolo, mentre la seconda è stata la sua città di adozione. E quindi il capoluogo toscano non poteva mancare, con varie iniziative tra cui un focus dedicato all’Artusi ed alla sua Cucina che si terrà nel Mercato Centrale in San Lorenzo in collaborazione con l’Accademia della Cucina italiana.

Aderiranno all’iniziativa, anche molte case museo degli italiani illustri aderenti all’Associazione Case della Memoria, aprendo le porte nella serata della Notte Bianca del Cibo Italiano come Casa Artusi a Forlimpopoli, Casa Pascoli  a San Mauro Pascoli (Fc), Casa Giorgio Morandi  a Grizzana Morandi (Bo), Casa Guidi dei poeti Elizabeth Barrett e Robert Browning a Firenze o Casa Puccini a Lucca.

Ma la Notte Bianca passa anche per gli Eataly di Torino, Firenze e Roma. In collaborazione con Oscar Farinetti- Fondatore Eataly e Premio Artusi 2011 – negli Eataly delle tre città saranno proposti, per l’occasione, i dolci che Pellegrino Artusi nella sua opera più famosa “La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene” presenta come simbolo delle tre città protagoniste dell’Unità d’Italia: “Dolce Torino n.649”, “Dolce Firenze n.650” e “Dolce Roma n.648”.

Ai capi opposti del globo Andrea Segre, del Comitato Scientifico Casa Artusi e Presidente Fondazione FICO, sarà a Toronto con la Comunità emiliano-romagnoli Amarcord, mentre Margarita Fores titolare di Casa Artusi Philippines (Miglior Chef Donna dell’Asia 2016 – 50 Best San Pellegrino) sarà a Manila con la proposta di ricette Artusiane nei dodici locali della catena Cibo. Anche altri chef premiati nel nome di Artusi, hanno aderito alla “Notte Bianca del Cibo”, come Gino Angelini (Osteria Angelini) di  Los Angeles.

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