Gli organizzatori di sagre e spettacoli pubblici tirano un sospiro di sollievo: la Circolare Gabrielli è stata modificata e ‘alleggerita’ in alcuni dei punti più critici che nel corso dell’ultimo anno avevano sollevato lamentele e proteste in tutta Italia da parte dei soggetti, soprattutto i più piccoli, che basano la propria esistenza sugli eventi pubblici.
Parliamo del regolamento emanato dal capo della polizia Franco Gabrielli in seguito ai drammatici fatti di piazza San Carlo a Torino, dove una donna perse la vita e 1527 persone rimasero ferite a causa di un momento di panico generale durante la proiezione della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. Un regolamento che imponeva a chi organizza qualunque evento aperto al pubblico una serie di obblighi pratici e burocratici che hanno fatto decollare i costi necessari per garantire gli standard di sicurezza richiesti da prefetture e autorità cittadine. La circolare infatti attribuiva l’ultima parola riguardo l’approvazione delle iniziative a un comitato di sicurezza (di cui fanno parte prefetto, sindaco, questore, i dirigenti di carabinieri, guardia di finanza e vigili del fuoco), che avrebbe dovuto esaminare e valutare i piani di sicurezza presentati dagli organizzatori degli eventi.
Con le ultime modifiche emanate dal capo di gabinetto del ministero dell’Interno, Matteo Piantedosi, di fatto viene ‘restituita’ ai Comuni la possibilità di approvare autonomamente i piani di sicurezza degli eventi meno critici dal punto di vista della pubblica sicurezza. Rimangono quindi inalterati i vincoli per le grandi manifestazioni, i festival, i luna park o le grandi manifestazioni sportive, ma per appuntamenti come sagre, concerti, eventi di quartiere o fiere cittadine saranno ora i Comuni autonomamente a valutare ed eventualmente dare il proprio via libera agli organizzatori.

Giannantonio Braghiroli
Novità che vengono accolte con grande entusiasmo nel ferrarese, dove gli organizzatori delle sagre hanno più volte sollevato la questione lamentando la difficoltà a tenere in piedi le proprie strutture organizzative assecondando gli obblighi della circolare Gabrielli. Il presidente della Associazione Emilia-Romagna Rievocazioni Storiche, Giannantonio Braghiroli, ritiene “assolutamente positivo che si sia valutato come la rigidità della Circolare del 2017, abbia, di fatto, nuociuto soprattutto alle feste ed alle sagre di medie e piccole dimensioni, alcune delle quali non sono state fatte, penalizzando anche il locale indotto economico, turistico e sociale. La circolare così come è stata riscritta, diminuisce gli impegni burocratici in capo agli organizzatori di feste, sagre, eventi ed ovviamente rievocazioni storiche, ne attenua le restrizioni lasciando agli enti locali le discrezionalità valutative sugli eventi, che comunque dovranno essere attentamente monitorati da parte degli organizzatori”.
Secondo Braghiroli, “le associazioni storiche e gli organizzatori di eventi rievocativi, che attraverso le loro feste riescono a portare i visitatori ed i turisti in un contesto storico capace di valorizzarne il territorio, la gastronomia locale, la storia, l’arte e la cultura, non si vedranno quindi più costretti ad applicare norme e disposizioni sulla sicurezza come se stessero organizzando un maxi concerto, pur continuando ad avere come primario l’obiettivo della sicurezza, potranno realizzare i loro eventi con maggiore tranquillità”.
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