Cronaca
27 Giugno 2018
Antonino Porcino è accusato di falso, peculato e corruzione per la sua "spregiudicata" gestione del penitenziario di Bergamo

Da direttore del carcere a detenuto nel giro di un mese

di Ruggero Veronese | 2 min

Leggi anche

Si stancano lungo il sentiero, soccorsi due escursionisti ferraresi

È quanto accaduto nel pomeriggio di venerdì 2 maggio nelle vicinanze di Molveno, in provincia di Trento, dove due giovani escursionisti ferraresi di 22 e 25 anni - che erano in compagnia del loro cane - sono stati soccorsi mentre stavano camminando lungo il sentiero 612 in località Casina Crona

Paziente dimesso da Cona si schianta mentre guida un’ambulanza

Lo avevano da poco dimesso dall'ospedale di Cona, dove era stato ricoverato nelle ore precedenti, e - invece che salire sull'autobus o telefonare a un taxi che lo venisse a prendere - ha pensato bene di lasciare il Sant'Anna in maniera molto originale, mettendosi al volante di un'ambulanza

Omicidio Bergamini. Corte d’Appello deciderà su ricorso Procura

Toccherà alla Corte d'Assise di Appello del tribunale di Catanzaro decidere sul ricorso avanzato dalla Procura di Castrovillari contro la sentenza con cui la Corte d'Assise del tribunale di Cosenza aveva condannato Isabella Internò a sedici anni di carcere per l'omicidio del calciatore ferrarese Donato Denis Bergamini

Antonino Porcino

Da direttore di un carcere a detenuto nel giro di un mese. È la storia di Antonino Porcino, ex numero uno della casa circondariale di Bergamo che da ieri mattina (26 giugno) è passato a quella di via Arginone a Ferrara. Con una differenza non da poco: questa volta è ‘dalla parte sbagliata’ delle sbarre.

Porcino è in custodia cautelare dall’11 giugno, su ordine del gip di Bergamo Lucia Graziosi. Inizialmente detenuto a Parma, è stato trasferito a Ferrara perché in via Arginone è presente una sezione protetti: visto il passato di direttore di carcere (per 33 anni ha diretto quello di Bergamo), per il gip è stato meglio evitare il contatto diretto con gli altri detenuti. L’inchiesta che lo ha coinvolto lo vede accusato di corruzione, peculato e falso.

Secondo gli inquirenti, il dirigente avrebbe usato il suo potere per favorire un’azienda, la Alfa Express di Urgnano, nella gara per l’installazione di distributori automatici di tabacchi e bevande all’interno del carcere: da qui l’accusa per corruzione. Un reato che ha portato all’arresto anche di due imprenditori di Urgnano, Mario Metalli e la figlia Veronica.

Ma la sua gestione “spregiudicata sotto il profilo del mancato rispetto delle regole”, come scritto dai pm bergamaschi, si sarebbe spinta anche oltre: ormai prossimo alla pensione (scattata nel maggio di quest’anno), durante il suo ultimo anno in servizio nel carcere il direttore sarebbe riuscito a farsi certificare circa 200 giorni di malattia, in modo da poter arrivare a fine carriera con una ricca ‘riserva’ di ferie mai sfruttate che gli sarebbero valse oltre 10mila euro di contropartita economica. Per questo fatto è finito in manette anche il dirigente sanitario del carcere, Franco Bertè.

C’è poi la questione dei ‘water scomparsi’: Porcino avrebbe infatti sottratto beni di varia natura alla struttura di cui era responsabile facendoseli recapitare direttamente a casa, per giunta dalle guardie carcerarie durante l’orario di servizio. Ad esempio due water per un suo appartamento, in località Lallio, che era in corso di ristrutturazione, ma anche alcune bombole di gas e risme di carta. Tra gli arrestati compaiono i nomi anche di Antonio Ricciardelli e Daniele Alborghetti, comandante e commissario della polizia penitenziaria bergamasca, mentre altre 22 persone sono indagate nell’ambito dell’inchiesta. Porcino è l’unico tra gli arrestati attualmente detenuto nella casa circondariale di Ferrara.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com