Economia e Lavoro
7 Giugno 2018
Il sindacato lamenta il mancato pagamento di stipendi arretrati. L'ad dell'istituto: «Ritardi dovuti a cambi d'appalto, ma con loro non si riesce più a trattare»

Vigilanza. Tensione tra Ugl e Securpol

di Daniele Oppo | 2 min

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Da una parte l’Ugl che lamenta il mancato pagamento degli stipendi; dall’altra l’istituto di vigilanza Securpol che lamenta l’impossibilità di aprire un confronto con il sindacato e risolvere la questione.

Il segretario dell’Ugl, Fabio Donato, ha inviato una nota a Prefettura e Questura, lamentando «la mancata erogazione degli stipendi sistematicamente ripetuta nel tempo, ragione tra le altre che hanno portato all’apertura di stati di agitazione in prefettura, a cui ha fatto seguito l’impegno dell’azienda a ripristinare il pagamento degli stipendi, un impegno mai portato a termine». Per il sindacato, «L’azienda Securpol sta effettuando delle discriminazioni sulla erogazione dello stipendio». Alcuni dipendenti hanno effettuato un breve presidio di protesta davanti alla sede dell’azienda nella giornata di mercoledì 6 giugno.

Donato segnala anche «il rischio di disservizi per il servizio di vigilanza notturna e quindi la tutela del patrimonio pubblico e privato dei clienti», e chiede che vengano effettuate verifiche da parte degli organi di polizia e prefettura, affermando che nel caso i controlli avessero esiti negativi, il sindacato è pronto «a procedere con l’istanza di fallimento della Securpol».

«I ritardi sono dovuti a due cambi d’appalto e ai ritardi nel pagamento dopo la loro chiusura – spiega Amedeo Gamberini, amministratore delegato della Securpol, contattato da Estense.com -. Stiamo rimediando, ma se prima c’era modo di trattare, adesso non si riesce più con l’Ugl, mentre con gli altri sindacati unitari abbiamo trovato un accordo e abbiamo già saldato il pregressi». Gamberini afferma che «alcuni dipendenti hanno fatto dei decreti ingiuntivi, le somme ci sono, devono solo accordarsi gli avvocati. L’azienda – conclude – è sempre disponibile al dialogo, come ha fatto in modo proficuo con le altre organizzazioni sindacali».

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