Un accordo di collaborazione tra Gse e Comune per certificare che “Ferrara è un modello di eccellenza nella sostenibilità energetica, che speriamo possa essere emulato da altri sindaci”. È l’augurio di Francesco Sperandini, presidente e amministratore delegato del Gestore dei Servizi Energetici, nel sottoscrivere il protocollo d’intesa con il sindaco Tiziano Tagliani per favorire lo sviluppo sostenibile in città, alla presenza del ministro Dario Franceschini in veste di “autenticatore delle firme”.
Il documento triennale siglato con la società del Ministero dell’Economia – che promuove interventi di efficienza energetica e lo sviluppo di fonti rinnovabili e mobilità sostenibile – parte da un dato altisonante: i 62 milioni di euro programmati dall’amministrazione comunale nel triennio 2017-2019 per l’efficientamento energetico delle scuole (12 milioni) e del patrimonio monumentale (50 milioni).
“Un investimento importante a seguito del sisma – fa gli onori di casa Tagliani -, alla vigilia di un bando significativo per la gestione della pubblica illuminazione del Comune che prevede la riqualificazione dei 27mila punti luci a led con un risparmio atteso del 56% rispetto ai consumi attuali: uno degli appalti più consistenti del mandato su una base d’asta da 96 milioni”.
Se la “guerra al cambiamento climatico vede l’Italia in prima fila“, la battaglia “non prende piede” perché si fonda su un “approccio sbagliato” che percepisce un “impegno attuale per un beneficio futuro“. Così il numero uno del Gse, Sperandini, si focalizza sugli interventi che “creano valore oggi”, non tanto per le energie rinnovabili quanto “l’efficienza energetica che crea un ponte per le future generazioni che possano avere accesso alla stessa quantità e qualità di risorse di cui godiamo noi sul pianeta terra”.
“Ferrara coniuga tutti i nostri approcci alla sostenibilità che possono dare beneficio oggi – prosegue l’ad del Gestore dei Servizi Energetici – perché efficientare le scuole vuol dire far studiare meglio i ragazzi in scuole più belle, investire nel patrimonio culturale significa rendere la città più sexy e attrattiva nei confronti del turismo”. Ad essere indietro è il settore edilizio (“in cui mancano 600mila posti di lavoro, eppure le ricadute occupazionali sarebbero molteplici perché ogni milione crea 12 posti di lavoro”), mentre l’agricoltura si sta adeguando ai valori sostenibili.
Un esempio viene da Bonifiche Ferraresi che ha già applicato la “Carta di sostenibilità agricola” per “essere un esempio – spiega l’ad Federico Vecchioni – nell’uso razionale delle risorse energetiche ed idriche, individuando la prima mappa degli standard per il settore agricolo e misurando così l’efficienza in ciascuna azienda agricola”.
Tornando all’efficientamento dell’edilizia scolastica, l’assessore Aldo Modonesi annuncia i “cantieri da 3,6 milioni di euro nelle nostre scuole a partire dalla prossima estate“; mentre per la mobilità sostenibile “è stata definita l’installazione di 28 colonnine di ricarica elettrica per farci trovare pronti all’esplosione di questa fetta di mercato”.
Inoltre “Ferrara è tra i primi Comuni dell’Emilia Romagna che adotterà il Paesc (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima) – rivela la collega Caterina Ferri – per l’adozione di politiche destinate alla mitigazione dell’andamento climatico con ulteriori obiettivi sfidanti, come il 40% di riduzione di Co2 entro il 2030″. Si parlerà anche di questo nei tre tavoli di lavoro tematici che verranno attivati nelle prossime settimane in città.
“L’efficientamento energetico è uno degli obiettivi posti dal ministero – ribadisce in conclusione il ministro Franceschini, in città per l’inaugurazione del Meis -; quello siglato oggi è un importante modello di collaborazione che presto stringeremo in un accordo generale con il ministero sul patrimonio culturale, le cui risorse sono aumentate da 50 milioni a oltre 3 miliardi di euro per la tutela del patrimonio vincolato. Il fine è creare forti strumenti di premialità e di stimolo per investire nella sostenibilità green”.
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