Attualità
14 Agosto 2017
"Gli eventi ci sono, ma gli abitanti si lamentano". Il consiglio del circolo Arci Contrarock: "Criticare di meno e uscire di più"

Ferrara è la città più vecchia d’Italia, ma i giovani vogliono rilanciarla

di Elisa Fornasini | 3 min

Leggi anche

A Ferrara 14 nuovi vigili del fuoco

Nei prossimi giorni arriveranno a Ferrara 14 nuovi vigili del fuoco entrati in servizio a seguito dell'ultimo concorso. I nuovi vigili del fuoco, infatti, fanno parte degli 800 allievi che hanno appena terminato il centodecimo corso e prestato giuramento lo scorso 7 ottobre a Roma

Zls Ferrara, primo incontro operativo tra Comune e stakeholder

Entra nel vivo il progetto ZLS per Ferrara. È in programma per lunedì 15 settembre nella sala del Consiglio Comunale (ore 14.30) il primo incontro operativo promosso dalla cabina di regia del Comune di Ferrara con gli stakeholder del territorio comunale

Piano di Zona, 90 progetti per dare risposte a famiglie e persone fragili del territorio

Un documento da 1 milione e 635mila euro, a cui si sommano ulteriori fondi che fanno ammontare il totale a quasi 2 milioni di euro, per un numero complessivo di circa 90 progetti mirati a fornire risposte per l'inclusione e il benessere sociosanitario di adolescenti, famiglie, anziani, persone con disabilità e cittadini a rischio di emarginazione

Un drone e ausili hi-tech per la Polizia Locale

Il Corpo di Polizia Locale Terre Estensi tra i vincitori del bando indetto dalla Regione Emilia-Romagna per la concessione di contributi per i Corpi e i Servizi di Polizia Locale con il fine di realizzare progetti sperimentali di innovazione o di progetti di rilievo regionale, volti al miglioramento delle attività di polizia locale

Ferrara è la città più vecchia d’Italia. Lo sa da sempre chi vive la città estense e ora lo sa anche Repubblica che ha pubblicato un’inchiesta sui giovani ‘in via d’estinzione’. Ferrara è la provincia che ha la più bassa percentuale di abitanti tra i 18 e i 30 anni ed è Lagosanto a conquistare il record negativo. Ma i giovani estensi non ci stanno e vogliono rilanciare il loro mondo.

“È un dato (quello pubblicato su Repubblica, ndr) allarmante e triste che però viene quotidianamente percepito da tutti coloro che vivono nella nostra cittadina, dove spesso sembra mancare la cultura della musica, dello stare insieme, dell’aggregazione e perché no, del divertimento”.

È la riflessione lanciata sui social da Andrea Marchesin, presidente del Contrarock, il circolo Arci che dal 2009 con i suoi 50 soci volontari ha dato nuova vita all’ex scuola elementare di Contrapò.

Un circolo culturale come ce ne sono tanti altri sparsi sul territorio, composto da giovani che vogliono fare qualcosa di concreto per animare questa città, che sia un concerto, un laboratorio o una serata di spettacolo. “Chi dice che Ferrara è una città morta dove non c’è niente da fare o sta mentendo o esce poco perché in realtà ci sono tante iniziative in giro – riprende il filo del discorso Marchesin – ma la verità è che, anche quando si fanno gli eventi, la gente tende comunque a lamentarsi”.

Che a Ferrara risieda un popolo lamentoso e insoddisfatto è un dato di fatto. Basti pensare al Ferrara Buskers Festival, “l’esempio più eclatante che mi viene in mente: molti si lamentano del trambusto e dello sporco mentre si tratta di una manifestazione importante che porta lustro e guadagno”. L’antidoto contro questo fenomeno, secondo il presidente di Contrarock, è solo uno: “Criticare di meno e uscire di più, lamentarsi di meno e partecipare di più, magari anche se la musica finisce 10 minuti dopo l’orario sul permesso”.

Contro l’idea di una “Ferrara che subisce invece di attivarsi”, il circolo Arci vuole alzare il tiro e invitare le persone ad “avvicinarsi a questi spazi di aggregazione, in cui si fanno le cose solo per passione”. Non per fare politica, non per far contento chi parla di ‘monopolio Arci’. “Ecco cosa sarebbe bello – si sfoga Marchesin – smettere di infilare la politica dappertutto, riuscire a togliersi questo cliché dalla testa: si può fare politica senza essere politicizzati, ci si può impegnare per la sensibilizzazione alla cultura senza essere legati a un partito”.

Una rivoluzione giovanile? “Non siamo dei sovversivi ma a volte si sente il bisogno di dire qualcosa, le persone che valgono trovano soluzioni, le altre si lamentano e basta – ribadisce Marchesin -. Troppi locali sono stati chiusi, troppe manifestazioni sono cessate di esistere, troppe volte gli sforzi delle persone sono stati annientati dalla voglia di polemica e dalla volontà di quiete assoluta di troppe persone. Abbiamo bisogno di trovarci e di stare insieme, abbiamo bisogno di non aver bisogno di scappare. Vogliamo costruire qualcosa qui, nella città che amiamo”. Il seme è stato posto, ora bisogna mettere radici. Per buona pace del criticone di turno.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com