Una stretta di mano ha sigillato il passaggio di testimone tra l’amministratore unico uscente di Sipro – Agenzia dello Sviluppo, Stefano di Brindisi e Paolo Govoni, attuale vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara
Il tribunale di Milano ha dissequestrato i beni confiscati - agli inizi di aprile - alla ditta Zoffoli Metalli Srl di Tamara, azienda copparese finita al centro della maxi-operazione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Trieste contro il traffico illecito di rifiuti
Ancora un grave incidente in via Comacchio dove, nel tardo pomeriggio di mercoledì 30 aprile, una donna di 30 anni e una bambina di 5 anni - mamma e figlia - sono state investite mentre stavano attraversando la strada all'altezza del civico 195, poco dopo la rotonda di via Caldirolo
Tra maggio 2022 e aprile 2023 avevano seminato il panico tra Argenta, Comacchio e le province di Ravenna e Bologna, mettendo a segno tredici furti di mezzi agricoli. La loro attività criminale però non ha avuto vita lunga e - dopo mesi di indagini - i carabinieri li hanno rintracciati e arrestati
Avrà un processo - davanti al giudice Giovanni Solinas del tribunale di Ferrara - il 28enne di nazionalità rumena accusato di aver diffuso foto private di una ragazza ferrarese e di aver tentato - tramite quegli scatti - di estorcerle informazioni relative alla propria sfera intima e sessuale
(foto di Alessandro Castaldi)
(foto di Alessandro Castaldi)
La prima volta che è venuto a Ferrara sotto le Stelle era uno ‘sbarbino’ (e sbarbato, ca va sans dire) al suo primo disco. Da allora sono passati 9 anni: la fama è aumentata, la barba è cresciuta, gli album sono diventati quattro e il bancone del Korova solo un ricordo. Stiamo parlando di Vasco Brondi che ieri sera nel cortile del Castello ha dimostrato la sua crescita artistica e personale che dalla nicchia ferrarese lo hanno reso uno degli artisti più interessanti della scena indie rock nazionale.
Il cantautore estense con Le luci della centrale elettrica ha abbandonato definitivamente la rabbia giovanile per darsi all’esplorazione dei ritmi del mondo, dai tamburi africani alla musica balcanica, dalle melodie arabe e quelle popolari italiane. Un disco etnico che fa viaggiare in tutta la “Terra”, come recita appunto il titolo dell’ultimo lavoro discografico del ‘Blasco’ ferrarese accolto tra gli applausi del pubblico di casa sua.
Non a caso il concerto, il penultimo nel palinsesto di Ferrara sotto le Stelle, dopo Coprifuoco si apre con le danze tribali di Qui e Stelle Marine. “Sono contentissimo di essere qui, nel centro del centro della mia città, sono anche venuto a piedi quindi tutto è più facile e surreale” racconta Brondi dal palco, ripercorrendo le tappe della sua carriera: “Ho fatto grandi tour nella provincia ferrarese, nei bar e una volta anche in tabaccheria, ma sembrava impossibile superare la frontiera. Anche se ora suono in tutta Italia, quello rimane il tour più soddisfacente e difficile della mia vita”.
Ferrara non è solo la città che gli ha dato i natali ma è “il mio punto di raccoglimento, a volte faccio dei viaggi lontanissimi in posti esotici o città considerate il centro del mondo, eppure riesco a scrivere solo qui. Mi sono reso conto adesso della fortuna di crescere in un posto dove ci si annoia tantissimo, dove sembra che non succeda mai niente, per capire che se deve succedere qualcosa la devi far accadere tu”.
È il caso di Macbeth nella nebbia – ispirata ad Antonioni “che usciva con la nebbia fitta tra le quattro vie del centro perché era l’unico momento in cui non si vedeva niente e poteva pensare di essere altrove” -, Quando tornerai dall’estero e la sempre suggestiva La terra, l’Emilia, la luna. Il tempo di intonare Ti vendi bene e Questo scontro tranquillo, da cantare “felice da fare schifo”, che il Vasco nostrano lascia la chitarra per sedersi al piano dove propone I Sonic Youth, ricordando la storia di Alda Merini che aveva speso i 10 milioni di lire, raccolti per aiutarla negli ultimi anni di difficoltà economica, per comparsi proprio un pianoforte. Una cosa spirituale, direbbe un brano contenuto nell’album Costellazioni.
Il viaggio del mondo in otto accordi di chitarra non poteva che proseguire con il Waltz degli scafisti, Cara catastrofe e 40 km. Con Piromani, “canzone che ho scritto dieci anni fa quando lavoravo al Korova”, questa “città si trasforma in un’altra cazzo di città”. E tra un “addio, fottiti ma aspettami” si arriva a Un bar sulla via Lattea, I destini generali, A forma di fulmine per chiudere Nel profondo Veneto. Chi aspettava Per combattere l’acne o La gigantesca scritta Coop è rimasto a bocca asciutta, ma si allontana canticchiando il ritornello di Chakra. “Qualcuno mi ha detto che gli hai detto” che Ferrara non può fare a meno di Vasco Brondi, e Vasco Brondi non può fare a meno di Ferrara.
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