‘Avvoltoi’ che volano basso attorno nei corridoi di alcuni reparti dell’ospedale Sant’Anna di Cona, avvicinano i parenti di un paziente in fin di vita, “consigliano” loro il nome di un’agenzia funebre, anche di fuori Ferrara, in attesa che arrivi il decesso. Girerebbero addirittura delle quotazioni per il personale che agevola il contatto: un morto, 200 euro. Il tutto ovviamente, in aperto contrasto con la legge. Insomma, un “racket del caro estinto” in piena regola.

È quanto – secondo il racconto che Paolo Paramucchi, direttore della Holdgin Ferrara Servizi, ha fatto davanti alla commissione consiliare di controllo – alcuni parenti hanno segnalato all’Amsef, la società comunale che si occupa delle onoranze funebri. Segnalazioni che sarebbero state raccolte in un dossier proprio dalla Amsef e girate all’amministrazione dell’ospedale.

Contattato da Estense.com per ottenere alcuni chiarimenti, Paramucchi fa una leggera marcia indietro: «Mi sono fatto un po’ prendere la mano dall’enfasi e mi scuso se ho ingenerato riflessioni non corrette». Questo perché sembrava di capire, durante la commissione, che l’apertura di un’agenzia Amsef nei paraggi dell’ospedale di Cona fosse stata una mossa per rispondere anche a questo tipo di problema e che ci fossero soggetti coinvolti dediti professionalmente ad altre attività o addirittura dipendenti dell’ospedale. Rimane che «abbiamo ricevuto delle segnalazioni da alcuni parenti sul fatto che alcuni personaggi danno indicazioni sulle agenzie funebri, con comportamenti scorretti e di concorrenza sleale, ma non abbiamo fatto ricerche, non abbiamo un dossier, né prove».

«Non mi risultano segnalazioni – afferma il dg del Sant’Anna Tiziano Carradori, contattato da Estense.com -. Non so se siano state fatte alla direzione medica, ma non mi risulta nulla».

Sulla questione il consigliere comunale Alessandro Talmelli (Pd), presente alla riunione della commissione controllo sulle partecipate, annuncia che presenterà un’interrogazione alla giunta.