Politica
6 Aprile 2017
La storica gelateria non risponde ai vincoli della Soprintendenza. La questione emersa nel 2011 torna alla ribalta in commissione

Regolamento chioschi, La Siberiana ancora a rischio sfratto

di Elisa Fornasini | 3 min

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La Siberiana a rischio sfratto

La concessione per i chioschi (edicole e attività di somministrazione di alimenti e bevande) viene prorogata da 5 a 12 anni su un’area massima di 60 mq (30 mq per il manufatto e altrettanti per la distesa) con la possibilità di avere una aggiunta sulla metratura per attrezzarsi di un bagno pubblico accessibile ai diversamente abili.

Sono le novità più importanti introdotte nel ‘regolamento per la disciplina delle procedure di concessione aree pubbliche per l’installazione di chioschi’ discusso nella prima e terza commissione consiliare in vista dell’approvazione nel consiglio comunale di lunedì. E dell’imminente assegnazione di 61 aree pubbliche dopo il bando comunale chiuso a inizio marzo con l’incognita della storica La Siberiana.

“Ad oggi non c’è la volontà di porre a bando delle aree per nuovi insediamenti – mette le mani avanti l’assessore al Commercio Roberto Serra – ma abbiamo voluto dotarci di questo regolamento, redatto dagli assessorati al Commercio e all’Urbanistica, per mettere ordine e regolamentizzare la normativa in materia”.

I capisaldi di questo nuovo strumento, secondo Serra, sono sostanzialmente due: “salvaguardare le imprese esistenti, sanando situazioni al limite per via di difetti o difformità che rischiavano di far smantellare o ridurre la propria attività, e dare l’opportunità ai possibili nuovi insediamenti di integrarsi in maniera equa”. Il tutto, sempre secondo quanto riportato dall’assessore, “in collaborazione con le associazioni di categoria che in fase di stesura del documento hanno partecipato a più di un incontro e ci hanno fatto pervenire le loro osservazioni”.

Nel regolamento sono previsti parametri e dimensioni definite “generose rispetto agli altri Comuni dell’Emilia Romagna, ad eccezione di Imola” perché, come detto, prevede spazi di 30 mq per i manufatti e di altri 30 mq per la distesa con una “premialità” per l’accessibilità dei servizi igienici. Tra le novità, l’obbligo per il concessionario a provvedere entro 90 giorni dal termine della concessione allo smantellamento della struttura.

Rimangono i limiti imposti dalla Soprintendenza in centro storico e non solo. Gli stessi vincoli che hanno aperto una lunga battaglia legale con La Siberiana, la storica gelateria in viale IV Novembre, a rischio sfratto per via del parere contrario della Soprintendenza alla sua ubicazione in una posizione di pregio come il sottomura. La questione è emersa nel 2011, con la conseguente mobilitazione dei tanti affezionati contrari al suo trasloco. Ma è ancora previsto il suo trasferimento? “E’ una questione da affrontare presto, abbiamo previsto la possibilità di ricollocazione” taglia corto Serra senza voler entrare nel merito di “una sentenza definitiva su cui non abbiamo potere”.

Non mancano le critiche da parte dell’opposizione. In particolare Matteo Fornasini (FI) contesta la metratura massima per i chioschi, “troppo rigida e limitata per chi somministra bevande e alimenti e ha bisogno anche di un magazzino”, e l’obbligo a carico del concessionario di smantellare il chiosco a fine concessione, “una scelta antieconomica sia per il vecchio gestore che dopo aver investito si trova a dover smantellare la struttura a proprie spese, sia per quello nuovo che dovrebbe ripartire da zero”.

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