L’immagine della torre dei Leoni squarciata dal terremoto è solo un brutto ricordo. Il simbolo delle ferite inferte dal sisma del 2012 è tornato a ergersi dal Castello Estense, regalando una vista mozzafiato a ferraresi e turisti.
La torre è stata riaperta al pubblico dopo i lavori di restauro e di consolidamento post sisma. Da oggi oltre 150mila visitatori, a tanto ammontano le presenze in Castello nel 2015, potranno di nuovo salire i 120 gradini della più antica torre del monumento e godere di uno spettacolare panorama della città.
L’antica torre di guardia, attorno alla quale fu edificata la fortezza poi residenza ducale, offre infatti un colpo d’occhio difficile da dimenticare. Oggi come cinquecento anni fa. Lo sguardo spazia dalle piazze del centro storico ai tetti allineati delle abitazioni, dai campanili delle chiese ai verdi spazi dell’Addizione erculea. Quassù la parte medievale e rinascimentale della città si fondono e ci sente dei piccoli arcieri in un’atmosfera senza tempo.
Ma il tempo scorre e i lavori da fare sono ancora tanti. La riapertura della torre è solo uno dei punti di partenza della ricostruzione post terremoto: il progetto esecutivo per il restauro dei quattro corpi di collegamento e della via Coperta, per un importo complessivo di 7 milioni di euro, è in fase di verifica in attesa dell’approvazione da parte della Regione.
“Abbiamo approfittato di un evento sfavorevole per organizzare i lavori di ristrutturazione del Castello e per immaginarci il futuro del monumento simbolo della città dopo il riordino istituzionale” annuncia il sindaco Tiziano Tagliani. Il riassetto della Provincia, che ha sede proprio in Castello, costringe infatti a “ripensare gli spazi dedicati agli uffici, che hanno una loro dignità e vocazione come contenitore di altre realtà” commenta Tagliani, sospeso tra “il futuro al quale ci stiamo preparando e un grande passato da conservare”.
Intanto, però, il Castello è tornato a sorridere. “La torre è parte integrante del percorso museale con un supplemento di 2 euro – spiega la responsabile Uo Castello Estense del Comune di Ferrara Ethel Guidi – e il completamento del percorso di visita non può che essere di buon auspicio per l’affluenza dei visitatori, già in lieve aumento rispetto allo scorso anno”.
Ma, prima di festeggiare, ci sono voluti mesi di lavoro. “La torre è stata la parte che ha subito i danni più evidenti del terremoto – entra nel dettaglio la responsabile Uoc Progettazione Sismica della Provincia di Ferrara Angela Ugatti – e quindi l’intervento di recupero è stato diviso in più fasi. Si è partiti con la prima emergenza per la messa in sicurezza della torre dei Leoni e di Santa Caterina, subito dopo si è proceduto con il primo consolidamento delle due lanterne (ripristino delle murature e consolidamento con strato di intonaco rinforzato) e poi delle quattro torri”.
A questo proposito, “il restauro delle lanterne è stato possibile grazie al generoso contributo di quanti amano la storia e l’arte di Ferrara”. Lo ricorda una targa affissa di fianco alla porticina che affaccia sulla balaustra, da cui sabato e domenica partiranno speciali “vedute guidate” di Ferrara dall’alto. Per festeggiare la riapertura, inoltre, la torre brillerà grazie a un’illuminazione architetturale temporanea fino al 23 ottobre. “Se Ferrara 500 anni fa era New York, l’Empire State Building si è ispirato a noi” scherza in chiusura il vicesindaco Massimo Maisto.
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