Servizio mensa con pasti molto ridotti a fronte di un piccolo ‘sconto’, stoviglie che diventano di plastica, niente più pasti nei reparti per il personale di turno all’ospedale di Cona.
È il cambiamento denunciato dai sindacati Filcams-Cgil, Uiltucs e Fisascat-Cisl insieme alle Rsa di Serenissima Ristorazione, che esprimono “vicinanza e solidarietà al personale dipendente della struttura ospedaliera di Cona per i disguidi e i malintesi creatisi a seguito delle loro mutate condizioni di accesso al servizio mensa a partire dal 1° settembre, imposte da un progetto di finanza che vede ancora oggi continui conflitti tra chi eroga i servizi no-core e l’Azienda Ospedaliera”.
“Sono cambiate le condizioni di accesso alla mensa – spiega Mauro Cavazzini della Cgil – con un adeguamento del prezzo imposto in parte, anche se in maniera marginale, dall’ultimo decreto sulla spending review. La risposta è stata quella di mettere meno pietanze, stoviglie di plastica a un prezzo solo leggermente inferiore”.
I sindacati però vedono la mossa anche sotto un’altra possibilità, peggiore, quella dei “possibili riflessi negativi sulle attività di ristorazione”.
“Anche questo ennesimo provvedimento volto alla mera logica della riduzione dei costi – spiegano -, non solo peggiora le caratteristiche qualitative e quantitative del pasto per i dipendenti della struttura ospedaliera ma sopprime anche il servizio per le mense di reparto, con il rischio per i dipendenti di Serenissima Ristorazione di vedersi riproporre il tema della tenuta occupazionale. Non ci sfugge certo l’importanza degli equilibri finanziari delle strutture – concludono i sindacati -, ma spiace rilevare come anche in questo caso le soluzioni che si adottano tendono a scaricare le tensioni maggiori sempre sull’anello più debole del mondo del lavoro”.
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