Gallo. “Una moschea abusiva a Gallo”: questa la denuncia del responsabile sicurezza e immigrazione della Lega Nord, Nicola Lodi, che ieri sera ha guidato una trentina di persone al sit in di protesta organizzato dal Carroccio per chiedere un controllo e un eventuale chiusura del locale, indicato come luogo di culto illegale.
Una scoperta nata da diverse segnalazioni giunte sia al partito politico che al Comune di Poggio Renatico e sulla quale Lodi chiede ora di poterci veder chiaro: “Chiediamo che le istituzioni facciano quello che devono fare – sono le sue parole -: non si possono aprire luoghi di culto senza permessi, ma abbiamo foto e video che dimostrano la presenza di una moschea abusiva”.
Una questione, secondo l’esponente leghista, tanto più urgente alla luce del momento storico: “Non siamo contro le religioni o i centri di preghiera – afferma Lodi –, ma una piccola frazione come Gallo non deve affrontare gli stessi problemi delle grandi città. Tutto il casino che sta succedendo nel mondo viene dai problemi tra le religioni. Vogliamo sapere chi sono i proprietari del locale e perché hanno deciso di fare una moschea abusiva all’interno di un locale”.
Il responsabile immigrazione del Carroccio chiede un intervento di questura e carabinieri, e pur ringraziando l’amministrazione comunale di Daniele Garutti: “perché c’è un principio di interessamento” non risparmia neanche alcune critiche alla giunta: “mi chiedo perché dobbiamo essere noi della Lega Nord a scendere in piazza, ma in ogni caso ringrazierò il sindaco quando renderà conto della situazione”.
Al momento la Lega Nord non chiede un’immediata chiusura del (ancora presunto) luogo di culto: “È un loro diritto pregare ma è anche un nostro diritto stare tranquilli. Siamo disponibili a un confronto per capire – afferma Lodi – come mai hanno aperto la moschea a Gallo, e faccio appello anche ai titolari del locale perché dicano come stanno le cose”.
Le idee di Lodi sull’Islam rimangono però apertamente critiche: “Sarò tranquillo quando in Pakistan potrò girare con il mio crocifisso al collo – dichiara Lodi -, e allora abbasserò i toni. Ma se domani un cittadino di Gallo va in un paese arabo e apre un luogo di culto cristiano viene impiccato”.
Della stessa idea anche il consigliere provinciale Cristiano Di Martino, secondo cui “ogni moschea in Italia è abusiva, in quanto l’Islam è l’unica grande religione a non aver sottoscritto un accordo con lo Stato italiano. Anche la moschea di Roma per questo motivo è abusiva, così come quelle iscritte come associazioni culturali e in Italia la libertà di culto esiste per tutte le religioni a patto che stringano un patto con la nostra repubblica”. Un tema questo assai intricato, vista l’assenza di una vera gerarchia clericale nella religione musulmana: nel nostro paese esistono diverse grandi associazioni islamiche ma è impossibile identificare un soggetto che possa parlare in vece di tutti i fedeli.
A livello istituzionale, la questione proseguirà anche in consiglio comunale: Lodi annuncia infatti un’interrogazione per chiedere alla giunta e al consiglio di occuparsi e dare chiarimenti sulla situazione.
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