
Davide Vagnati, digì della Spal neo promossa in serie B
Da quattro giorni, ha aperto – anche in via ufficiale – la finestra estiva del calciomercato. Voci che si rincorrono, trattative in divenire ed altre che saltano, occasioni che si aprono: la Spal, ritornata dopo 23 anni in serie cadetta, si è presentata immediatamente con il colpaccio Antenucci, capace sia di infiammare l’entusiasmo del popolo biancazzurro, sia di fare ‘rumore’ a livello nazionale, per il valore del giocatore che era inseguito da diverse squadre blasonate (Hellas Verona e Parma, per citarne alcune delle italiane, e Reading in Inghilterra).
La famiglia Colombarini, il presidente Mattioli e il digì Vagnati hanno così immediatamente mostrato quanto sia forte l’ambizione della società nell’andare a costruire una squadra che possa essere capace di ben figurare nel campionato di B e di centrare quello che sarà il primo obiettivo della stagione: il mantenimento della categoria.
E se l’ex punta del Leeds è sicuramente il miglior biglietto da visita in vista della prossima stagione, il lavoro di Vagnati si può dire appena iniziato: «Ovviamente questo è il periodo più ‘caldo’ per il sottoscritto – racconta sorridendo -, si lavora tantissimo, le telefonate si susseguono una dopo l’altra. Novità di mercato? Tanti discorsi in piedi, vediamo quello che succederà nei prossimi giorni e nelle prossime settimane».
‘Abbottonatissimo’, come impongono periodo e ruolo, il digì spallino. Che qualcosa però racconta, partendo dal portiere: «C’è un discorso, avanzato e ben impostato, per Alex Meret e forse già nelle prossime ore potrebbe arrivare una risposta positiva dall’Udinese». Prodotto del vivaio friulano, il classe 1997 – e nazionale azzurro under 19 – è considerato tra i giovani maggiormente talentuosi e promettenti nel ruolo: non è quindi un caso che proprio Meret abbia ricoperto il ruolo di 12° nell’ultimo campionato di serie A dell’Udinese, riuscendo pure a collezionare due presenze da titolare in Coppa Italia contro l’Atalanta e la Lazio. Un talento puro che non è sfuggito agli occhi di Antonio Conte, che lo ha voluto come portiere aggregato per lo stage di Coverciano prima degli europei (attualmente in corso) e che, come conferma lo stesso Vagnati, lo avrebbe inserito nella rosa del Chelsea, prossima squadra dell’ex cittì di Juvestus e nazionale: «Confermo, il Chelsea lo avrebbe preso ed inserito come quarto portiere della rosa: questa è sicuramente una dimostrazione di stima importante che dimostra quanto sia il potenziale di questo ragazzo su cui puntiamo fortemente per la prossima stagione». A completare il reparto degli estremi difensori biancazzurri sarà Paolo Branduani, confermato dalla passata stagione e, per il ruolo di ‘terzo’, probabilmente un giovane del vivaio biancazzurro.
Capitolo difesa: le conferme di Lazzari, Gasparetto, Giani, Silvestri, Mora, Beghetto e Posocco (che potrebbe partire in prestito, ma solamente dopo il ritiro estivo), quella prossima per il rinnovo del prestito di Ceccaroni, l’arrivo del promettente Ghiglione. Il reparto arretrato è quasi al completo, manca però l’ultimo tassello, quello forse più importante perchè andrà a raccogliere l’eredità di Cottafava, che lascia il calcio per entrare nell’organico degli allenatori del settore giovanile spallino. I nomi accostati con maggiore insistenza ai biancazzurri sono quelli di Claiton (1984, capitano del Crotone neo promosso in serie A) e, nelle ultime ore, Aquilanti (1985, della Virtus Lanciano retrocessa in Lega Pro nei playout di serie B delle settimane passate). «Si tratta di profili indubbiamente di valore – conferma Vagnati -. Per quanto riguarda Claiton, non bisogna dimenticarsi che è stato tra i protagonisti del Crotone nell’ultima stagione, quindi è obiettivamente difficile che dopo il salto nel massimo campionato possa lasciare così facilmente la società calabrese. Aquilanti è un giocatore che personalmente stimo, ne apprezzo il valore: ma in questo caso è più una questione di ruolo. Noi cerchiamo un giocatore con caratteristiche per ricoprire il ruolo di centrale nei tre (tra Gasparetto/Silvestri e Giani/Ceccaroni; ndr) e mi sembra che Antonio sia più simile come caratteristiche agli altri due ruoli della retroguardia».
Cantiere apertissimo anche in mediana: dopo l’arrivo di Pontisso (regista del 1997, dall’Udinese), si cerca di completare l’ideale linea mediana che vede confermati Schiavon e Castagnetti: Munari (classe 1983, del Cagliari) resta il ‘sogno’ non nascosto del direttore generale biancazzurro. «Stiamo parlando di un giocatore che al pari di Antenucci sarebbe un lusso per la categoria. E’ una trattativa difficile, ci sono su di lui tante squadre. Si tratterebbe di un innesto capace di portare esperienza, personalità e qualità. E’ davvero difficile, vediamo… Di certo il profilo del centrocampista che vorrei già dare a mister Semplici per il ritiro è quello». Nelle ultime ore in orbita estense parrebbe essere entrato il giovane Giacomarro (classe 1995, del Palermo) che nella rosa potrebbe prendere il posto di Bellemo (con Capezzani destinato ad una stagione in prestito; ndr). «Ragazzo sicuramente interessante – commenta Vagnati -, non sarebbe una scelta per il ruolo e del profilo di cui parlavo prima, ma nel contesto di una stagione di 42 partite sono sicuro che con le sue potenzialità potrebbe ritagliarsi uno spazio comunque importante. Vedremo». Difficile arrivare a Tommaso Bianchi (1988, ex Leeds ma di proprietà dell’Ascoli): «E’ considerato incedibile» taglia corto Vagnati.
Infine l’attacco: la notizia del giorno è che Catellani (1988, dello Spezia) non vestirà il biancazzurro nonostante l’accordo pareva ormai cosa fatta. Vagnati commenta così: «Ho sentito il giocatore, che mi ha manifestato la preferenza per andare a giocare in un altra squadra (il Carpi; ndr) a causa di motivi personali. Io rappresento una società seria e blasonata come la Spal, una città fantastica come Ferrara e migliaia di tifosi appassionati ai nostri colori, quindi credo che la Spal abbia nulla da invidiare ad altre piazze. Chi indossa questa maglia lo deve fare con le motivazioni al massimo e la voglia totale di far parte di questo progetto, sono condizioni imprescindibili. Catellani ha fatto legittimamente le sue scelte, noi ne faremo altre. Discorso chiuso. Cerchiamo comunque un giocatore importante per il nostro attacco, le possibilità sono tante». Aperta dunque la caccia all’attaccante da affiancare ad Antenucci e Finotto, mentre la conferma di Zigoni passerà inevitabilmente per le cessioni: «Gianmarco può sicuramente far parte della nostra rosa, ma prima serve che qualcosa succeda in termini di ‘uscite’. Per Cellini (vicino al Livorno; ndr), Grassi e Di Quinzio ci sono diversi discorsi aperti, anche in questo caso possibile che qualcosa si muova nei prossimi giorni».
Mercato in evoluzione per la Spal, dunque. Nel segno dei tre ‘mister X’ su cui Vagnati è al lavoro: difensore, centrocampista ed attaccante.
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